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La folle notte di Achille Costacurta, il racconto della taxista: “Urlava e tirava pugni, era fuori di sé. Ho avuto paura”. La denuncia e poi le scuse

La cronaca della folle notte costata al figlio dell’ex difensore del Milan e della Nazionale, Alessandro Costacurta una denuncia a piede libero per resistenza e violenza a pubblico ufficiale

di Francesco Canino

Urla, calci, scarpe lanciate per strada, poi il pugno al poliziotto e la notte in commissariato. È questa la cronaca della folle notte di Achille Costacurta, qualche sera fa a Milano, costata al figlio dell’ex difensore del Milan e della Nazionale, Alessandro Costacurta, e della conduttrice e attrice, Martina Colombari, una denuncia a piede libero per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. A raccontare nei dettagli ciò che è successo, è la taxista Carla – nome di fantasia – che, raggiunta dal quotidiano Il Giorno, ha svelato quanto accaduto in quella mezz’ora da incubo, che cosa sarebbe potuto capitare e com’è finita quando una pattuglia dei vigili è intervenuta per bloccare il giovane modello e influencer.

LA TAXISTA RACCONTA LA “FOLLE CORSA” CON ACHILLE COSTACURTA – “Ho avuto paura”, ammette senza mezze misure la tassista Carla, involontaria protagonista di una delle corse più surreali e scioccanti della sua carriera. Tutto è cominciato intorno alle 23 di martedì scorso, davanti a un ristorante in zona Stazione Centrale. “Sono arrivata lì per rispondere a una chiamata al radiotaxi. Lui è salito in macchina: indossava una camicia a fiori, un paio di pantaloncini e un cappello di paglia e aveva un trolley con sé. Non l’ho riconosciuto, non sapevo chi fosse. Mi ha detto di portarlo in un locale di via Savona”, nella zona dei Navigli. Dopo pochi minuti, la situazione cambia, Achille Costacurta inizia a pronunciare “frasi senza senso, per poi abbassare i finestrini e urlare a ciclisti e passanti”. La tassista mantiene la calma ma tutto precipita quando il passeggero – reduce dalla partecipazione al docu reality Pechino Express – “ha cominciato a dare pugni alla parte interna degli sportelli, ferendosi alle mani: gridava ed era sempre più agitato, era completamente fuori di sé”. Ad un certo punto, scrive Il giorno, “all’altezza delle Colonne di San Lorenzo, il diciottenne si sfila le scarpe dai piedi e le lancia per strada”.

LE URLA, IL PUGNO AL VIGILE, LA DENUNCIA E POI LE SCUSE (VIA SOCIAL) – Costacurta si tranquillizza per un po’, ma solo perché la tassista minaccia di far intervenire una pattuglia della polizia che viaggiava davanti a loro, poco dopo si agita peggio di prima, apre lo sportello mentre la macchina è in movimento e minaccia di scendere in corsa. “Io mi sono messa a urlare. Lui è piombato nello spazio tra i due sedili anteriori, dandomi una botta alla spalla (che mi fa ancora male) e strappando la dashcam sul cruscotto: ha detto che non sopportava le telecamere”, aggiunge Carla e poiché la strada era strada piena di gente per il Fuorisalone, decide di fermarsi. “Rischiavamo di andare a schiantarci, mettendo a repentaglio la nostra vita e quella dei passanti”, ammette. Così scende per chiedere l’intervento della Polizia municipale che si trovava poco distante e scoppia il caos, con Achille Costacurta che inizia a dare calci alla portiera. Alle 23.35 i vigili cercano di farlo uscire dal taxi ed è in quel momento il diciottenne sferra un pugno a un graduato, colpendolo sotto l’occhio (l’ufficiale della polizia locale è stato poi portato al pronto soccorso e dimesso con una prognosi di sette giorni). “Sono riusciti a immobilizzarlo e a portarlo nei loro uffici: solo quando ho formalizzato la denuncia, ho saputo dagli agenti che si trattava di Achille Costacurta. In tanti anni di lavoro, non mi era mai capitata una situazione del genere: sì, ho avuto a che fare con ragazzi ubriachi, specie nei weekend, ma l’altra sera ho avuto paura. Mi spiace per quel ragazzo: ho cercato di avere un approccio materno, non è bastato”, conclude la tassista. All’alba Achille Costacurta è stato poi affidato al padre, arrivato in via Custodi per riaccompagnarlo a casa, e poche ore fa ha postato le sue scuse su Instagram: schermata nera, la scritta “scusa…”, il tag alla polizia di Stato e tre cuoricini rossi. A suo carico resta però la denuncia.

La folle notte di Achille Costacurta, il racconto della taxista: “Urlava e tirava pugni, era fuori di sé. Ho avuto paura”. La denuncia e poi le scuse
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