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“L’antifascismo è la nostra Costituzione”: Schlein contro le parole di La Russa sul 25 aprile. Critiche da tutto il centrosinistra

La Russa ha detto che l’antifascismo non è in Costituzione, noi diciamo che l’antifascismo è la nostra Costituzione“. Così la segretaria del Pd Elly Schlein risponde all’uscita del presidente del Senato, che giovedì, parlando con i giornalisti alla buvette, ha osservato che “nella Costituzione non c’è alcun riferimento alla parola antifascismo”. Dal Nazareno attacca anche il capogruppo al Senato Francesco Boccia: “La nostra Costituzione è stata scritta dalle forze che si opposero al fascismo. È antifascista non tanto e non solo per la XII Disposizione transitoria e finale, che vieta “la ricostruzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista”. Quanto perché ogni singolo articolo della Costituzione, soprattutto nella parte in cui si dichiarano i principi fondamentali sui quali si regge la Repubblica, è scritto in modo chiaro in antitesi con le teorie e la prassi del fascismo“, scrive in una nota.

Critiche anche dal resto del centrosinistra. “Ignazio La Russa, la vergogna delle istituzioni, che non conosce la XII disposizione della Costituzione. I fascisti al governo: umiliazione degli studenti come metodo di insegnamento, sostituzione etnica. Giorgia Meloni anche oggi difenderà i suoi sodali? #larussadimettiti”, twitta il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli. Per il segretario di +Europa Riccardo Magi “La Russa delira e dovrebbe smentire quello che ha detto se vuole avere il rispetto del Paese e del Parlamento. La Costituzione è antifascista perché lo sono quei principi che sanciscono diritti, democrazia, libertà e partecipazione che segnano le fondamenta della Repubblica, principi di cui La Russa stesso vorrebbe spronare a “un’unica lettura”. La lettura è unica ed è antifascista, La Russa ci faccia pace”.