Una decina di persone del movimento transfemminista Non Una di Meno questa mattina, poco dopo le 8, ha srotolato uno striscione davanti al ministero della Famiglia, della Natalità e delle Pari Opportunità per ribadire alla ministra Eugenia Maria Roccella che la genitorialità è una scelta di tutte e tutti e che l’aborto deve rimanere un diritto. Durante il blitz, sulla parete dell’edificio, è stato attaccato un cartello con la scritta “ministero della Famiglia Patriarcale”. “Non è solo la famiglia bianca tradizionale e borghese che va tutelata, ma ci sono tanti tipi di famiglie” spiega Benedetta del movimento romano. “La genitorialità deve essere una scelta libera e garantita – le fa eco una delle attiviste al megafono durante il sit-in durato una decina di minuti – per le coppie omogenitoriali, per i single, per le persone razzializzate e non solo per le donne bianche e con utero”.
Il flash mob lancia la manifestazione nazionale che si terrà ad Ancona il prossimo 6 maggio, che vuole ribadire, spiegano le organizzatrici, il diritto all’aborto, in un momento in cui sempre più spesso viene messo sotto attacco: “In Italia ormai l’obiezione di coscienza è sempre più alta. In regioni in cui governa Fratelli d’Italia raggiunge l’80% e in alcune provincie, come quelle delle Marche, è al 100%”.
Da qui, dicono le attiviste, deriva anche la scelta di organizzare il prossimo corteo nazionale ad Ancona.
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Milano, Non Una di Meno lancia il corteo nazionale di Ancona per il “diritto all’aborto”: “Oggi clima di oppressione”

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