È stata accolta dai giudici di Milano la richiesta di archiviazione per Davide Casaleggio, figlio del cofondatore del M5s Gianroberto, e per altre 4 persone, nell’ambito dell’inchiesta sul traffico di influenze illecite in relazione all’attività della compagnia di navigazione Moby. Chiesto invece il rinvio a giudizio per Beppe Grillo e Vincenzo Onorato, oggi alla guida delle compagnie Moby e Cin. Il giudice, in base alla giurisprudenza e in linea con l’istanza della Procura, ha ritenuto che nel comportamento delle cinque persone archiviate non ci sia traccia di una attività finalizzata alla commissione di un reato che produca vantaggi per il privato committente, ossia i vertici delle compagnie marittime, malgrado siano stati accertati dei versamenti di denaro, anche attraverso contratti di consulenza, a presunti intermediari, ora scagionati dalle accuse.

Per questo, lo scorso 11 aprile, il gip ha ritenuto di accogliere la proposta di far uscire dal procedimento anche Achille Onorato, figlio dell’armatore, Ernesto Carbone, avvocato, ex parlamentare dell’Italia dei Valori e ora consigliere laico al Csm, Sabrina di Stefano, ex coordinatrice per l’Abruzzo dell’Esercito di Silvio – Forza Italia e Roberto Mercuri, ex braccio destro del banchiere Fabrizio Palenzona (che nulla c’entra con questa vicenda). Per Grillo e Onorato, dopo la chiusura dell’inchiesta a marzo, è attesa la richiesta di rinvio a giudizio. Secondo l’accusa, il comico avrebbe perorato tre fronti che stavano a cuore ad Onorato, suo amico, per “consentire” alla compagnia di navigazione “di conseguire un indebito vantaggio patrimoniale a prescindere da una valutazione dell’interesse pubblico”.

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