Quattro malviventi lo hanno sorpreso in casa e lo hanno pestato violentemente per farsi dare le chiavi della cassaforte: il malcapitato è stato un noto avvocato penalista, Vittorio Giaquinto, “vittima di una violenza cieca, inspiegabile”, come lui stesso ha riferito a Il Messaggero. L’uomo è stato colto di sorpresa nella sua abitazione a Caserta la notte tra sabato 22 e domenica 23 aprile, quando la banda, formata da italiani e stranieri, ha fatto irruzione prima nell’appartamento adiacente, dove risiede una coppia di anziani, poi nella casa dell’avvocato.
Una volta dentro, lo hanno malmenato, immobilizzato e rapinato di denaro e preziosi, tra cui collezioni di orologi d’epoca e gemelli in oro. “Non ho opposto resistenza – ha raccontato Giaquinto al quotidiano romano – era impossibile. Ho aperto loro la cassaforte, ma più davo soldi e preziosi e più mi colpivano perché ne volevano altri”. Secondo le ipotesi della Squadra Mobile di Caserta, che indaga sull’episodio, i banditi sapevano già che l’avvocato vivesse da solo, così sono andati a colpo sicuro. Dopo aver rapinato la coppia di vicini, i malviventi hanno obbligato la donna a chiamare Giaquinto: quando la vicina lo ha avvertito che il marito non stesse bene, il penalista è uscito sul pianerottolo ed è stato sorpreso dai banditi, che lo hanno portato di forza nel suo appartamento.
L’avvocato è stato prima picchiato al capo, poi colpito con pugni e calci e costretto a dare le chiavi della cassaforte: i rapinatori l’hanno svuotata e sono scappati lasciando Giaquinto legato a terra e insanguinato. La vittima, a cui è stato rotto lo zigomo, è stata portata successivamente in ospedale: l’uomo ha già presentato denuncia alla Questura di Caserta. Ancora non quantificato il bottino, tra soldi, gioielli, orologi di lusso e gemelli in oro, che però sembra di valore importante.
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