“Accogliamo l’orsa JJ4 e anche i suoi cuccioli”: dopo essersi schierati qualche giorno fa contro l’abbattimento dell’orsa che ha ucciso a Caldes il 26enne Andrea Papi, gli amministratori dello Zoosafari di Fasano rinnovano il loro appello e si dichiarano nuovamente pronti ad ospitare l’animale nella struttura pugliese. “Premettendo che la fauna selvatica è un patrimonio indisponibile dello Stato ed è per questo tutelata auspichiamo che gli orsi del Trentino Alto Adige rimangano nel loro habitat naturale. Per l’orsa Jj4 e per altri orsi problematici sia consentito il trasferimento e sterilizzazione in luoghi idonei dove possano continuare a vivere. Lo ZooSafari di Fasano sarebbe disponibile alla detenzione gratuita di Jj4 e sicuramente anche dei suoi tre orsetti“, queste le dichiarazioni della struttura in provincia di Brindisi, riportate dal Gazzettino.
A scagliarsi contro l’abbattimento dell’orsa voluto dal presidente Fugatti e a supportare l’appello dello Zoosafari, anche l’associazione ambientalista e di promozione sociale leccese “Verdi, ambiente e società onlus“: “Siamo convinti che allo Zoosafari non avrebbero problemi ad ospitare sia mamma orsa che i suoi tre cuccioli che ora sono in pericolo con la possibilità di essere predati – dichiara la portavoce dell’associazione Maria Teresa Corsi -. Quindi sollecitiamo in tempi brevissimi tale trasloco. Gli orsi, come ci hanno detto fonti esperte proprio dello Zoosafari, sono animali che si adattano facilmente. Per quanto riguarda il Trentino una buona e organizzata campagna di informazione e prevenzione con appositi strumentali dispositivi, parallelamente a una campagna di sterilizzazione di alcuni capi, permetteranno una pacifica e proficua convivenza uomo-animale nei luoghi boschivi del Trentino“. L’attivista invoca come necessario il trasferimento di JJ4 e dei suoi cuccioli in una struttura situata all’interno del territorio italiano, perché uno spostamento all’estero equivarrebbe ad “ucciderla”, visto che i cuccioli sono ancora troppo piccoli per essere allontanati dalla madre e “un branco di lupi non ci metterebbe molto ad ucciderli”, continua. “È assurdo quello che sta avvenendo. Il Trentino non può decidere sul destino della fauna selvatica escludendo tutto il resto d’Italia”, ribadisce Corsi.
Anche il noto influencer brindisino Don Cosimo Schena, in un video sui social, si è appellato contro l’uccisione di JJ4: “Cerchiamo di non uccidere mamma orsa”, ha dichiarato il sacerdote, conosciuto per i suoi 121mila follower su Instagram ma anche per il suo amore per gli animali. Ed evidenzia anche lui l’importanza di non allontanare i cuccioli dalla loro mamma, ancora troppo piccoli per non avere l’appoggio e le cure della madre.