Una decina di caccia russi Sukhoi Su-27 della flotta del Baltico hanno partecipato oggi a un’esercitazione in cui è stato simulato un tentativo di attacco. Secondo l’ufficio stampa della flotta, citato dall’agenzia Interfax, la simulazione prevedeva l’abbattimento di aerei nemici intenzionati a colpire con missili e bombe “strutture militari strategicamente importanti”. Gli obiettivi, comunica l’esercito di Mosca, sono stati virtualmente distrutti. Nel frattempo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, l’ex primo ministro Dmitri Medvedev, torna a deridere l’Occidente sul proprio canale Telegram, prendendosela in particolare con il presidente Usa Joe Biden che ha appena ufficializzato la candidatura per il secondo mandato: “Biden ha deciso. Nonno disperato. Se fossi l’esercito americano, creerei immediatamente una finta valigia con falsi codici nucleari nel caso vincesse, per evitare conseguenze irreparabili”, scrive.
In Ucraina intanto si combatte ancora nell’oblast’ di Kherson: il vicecapo dell’amministrazione regionale, Yuriy Sobolevskiy, ha comunicato che le forze di Kiev che stanno effettuando frequenti raid sulla sponda orientale del fiume Dnepr, dove si sono ritirate le truppe russe dopo l’abbandono del capoluogo lo scorso novembre. Lo scopo è ridurre la capacità di combattimento del nemico: “I risultati arriveranno come sulla sponda occidentale”, ha detto Sobolevskiy. E il portavoce del gruppo orientale delle forze armate ucraine, Serhiy Cherevaty, si è detto fiducioso su una rapida liberazione di tutta l’area orientale del Paese: “A mio parere potrebbero volerci da tre a sei mesi, dipenderà da quanti armi e veicoli avremo”, ha detto all’Ansa.