Giovannino Pinna, il pescatore subacqueo sopravvissuto al naufragio avvenuto il 12 aprile scorso nel Golfo dell’Asinara, in Sardegna, nel quale ha perso la vita il cugino, Davide Calvia, ritrovato morto a 10 giorni dall’incidente, è indagato per naufragio colposo.
La procura di Sassari, riporta La Nuova Sardegna, lo ha iscritto nel registro degli indagati e gli inquirenti lo sentiranno nei prossimi giorni per chiarire gli aspetti del naufragio. Pinna, sub di 35 anni, ritrovato vivo il 14 aprile, e il cugino Calvia, il cui cadavere è stato trovato solo pochi giorni fa, stavano facendo una battuta di pesca quando hanno chiamato la Capitaneria di Porto lanciando l’Sos poiché la loro barca stava affondando. I due, però, non erano riusciti a specificare la loro posizione, facendo così perdere le loro tracce. Immediati i soccorsi che hanno visto l’impiego sia della Guardia costiera che dei Vigili del fuoco.
Pinna era stato ritrovato vivo 24 ore dopo il naufragio su una spiaggia di Marritza, in condizioni critiche, e, dopo il ricovero di alcuni giorni all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, si trova ora in convalescenza a casa. ” “Il mio assistito sta ancora male, sia fisicamente sia psicologicamente – riferisce l’avvocato di Pinna, Luca Barrocu – È sotto choc e appena starà meglio sarà a disposizione degli inquirenti per chiarire qualsiasi aspetto dell’incidente”.
Su disposizione della Procura il medico legale Salvatore Lorenzoni ha effettuato l’autopsia sul corpo di Calvia e i risultati saranno consegnati entro giugno. All’esame ha partecipato anche il medico legale Francesco Lubinu, nominato dall’avvocato della famiglia Calvia, Marco Palmieri.