La notizia dell’accordo è emersa dagli atti giudiziari presentati dai legali del fratello di William, il duca di Sussex Harry, che dal 2012 sta portando avanti una causa parallela contro il Sun
“Esisteva una specifica strategia di lungo termine per tenere i media (incluso il gruppo Murdoch) dalla propria parte allo scopo di spianare la strada all’accettazione da parte del pubblico britannico della mia matrigna (e di mio padre) come regina consorte (e rispettivamente come re) quando sarebbe venuto il momento, e che tutto quello che poteva rovesciare la barca doveva essere evitato a ogni costo”. E’ una vera rivelazione-bomba quella fatta dal principe Harry a pochi giorni dall’incoronazione del padre Carlo III. Nella sua guerra nei tribunali del Regno Unito contro la stampa popolare britannica, il “principe ribelle” ha fatto emergere dettagli imbarazzanti sul conto del fratello maggiore William ma anche del padre Carlo, sostenendo che la Famiglia Reale abbiano stretto un accordo con i tabloid per favorire l’ascesa al trono di Camilla. In particolare, l’erede al trono avrebbe infatti ricevuto in gran segreto nel 2020 dal colosso editoriale che fa capo allo squalo Rupert Murdoch “una grande somma di denaro” sotto forma di risarcimento nel quadro d’una transazione extragiudiziale destinata in teoria a rimanere riservata per una vecchia vicenda d’intercettazioni illegali di personalità vip. Vicenda che coinvolse due testate di proprietà della NewsCorp di Murdoch: i tabloid Sun e News of The World, quest’ultimo poi a suo tempo chiuso in seguito a un clamoroso scandalo di violazione di massa della privacy.
Il caso è riemerso fra le carte di una parallela battaglia legale contro lo stesso Sun portata davanti all’Alta corte di Londra dal duca di Sussex. Battaglia avviata da qualche tempo e a cui il principe – trasferitosi da tre anni negli Usa assieme alla consorte Meghan dopo lo strappo dalla Royal Family d’inizio 2020 e atteso da solo a Londra il 6 maggio per la cerimonia formale dell’incoronazione di suo padre, re Carlo III – ha affiancato più di recente una causa per violazioni illecite della privacy intentata al fianco di altre figure pubbliche, come la popstar Elton John, contro l’editore dei giornali popolari Daily Mail e Mail on Sunday.
La rivelazione su William – con il quale Harry appare da tempo ai ferri corti – è contenuta in uno dei documenti depositati martedì 25 aprile dagli avvocati nel tribunale londinese, alla ripresa delle udienze del procedimento avviato dal principe cadetto contro il gruppo Murdoch. Nell’ambito della causa, il duca di Sussex chiede scuse pubbliche dall’editore, sulla base di un impegno vincolante che sarebbe stato preso prima del 2012 con la famiglia reale in cambio di un accantonamento di azioni legali precedenti riferite a intercettazioni illegali imbarazzanti risalenti al passato fatte dal Sun e da News of the World: intercettazioni che all’epoca coinvolsero la madre di Harry (e di William), la defunta principessa Diana, nonché la telefonata del famigerato ‘tampongate’ fra Carlo, allora principe di Galles, e l’attuale regina consorte Camilla, quando questa era ancora la sua amante clandestina. Tutte vicende regolate sotto banco da altri membri di casa Windsor, spiegano ora gli avvocati di Harry, poiché “l’istituzione voleva disperatamente” chiudere il caso senza altre pubblicità. Ma la cui definizione dietro le quinte non è mai stata accettata per principio dal secondogenito di Diana, deciso a far emergere sotto i riflettori le responsabilità attribuite ai tabloid nel quadro di quella che è diventata una sorta di crociata. Di qui l’azione legale di questi mesi, che la difesa del gruppo Murdoch respinge peraltro come tardiva, essendo riferita a questioni risalenti in gran parte a “oltre 20 anni fa”.
Le iniziative portate avanti da Harry continuano così ad avere ripercussioni negative sul fratello William. Come era successo con le ombre già alimentate su di lui fra le pagine di ‘Spare’, la recente autobiografia bestseller del duca. L’ultima rivelazione in ambito legale minaccia di mettere in dubbio la trasparenza dell’erede al trono e dà adito al sospetto che egli abbia monetizzato a scoppio ritardato sul silenzio fatto calare rispetto agli abusi perpetrati dalla stampa più sensazionalista sulle faccende private della dinastia, di suo padre e soprattutto sull’immagine della compianta Lady D.