Il sito produttivo ex Whirlpool di Napoli passa alla Tea Tek Group spa, assicurando un’occupazione per tutti i 312 lavoratori. Dopo 4 anni di vertenze, cortei, manifestazioni e blocchi stradali, per gli operai di via Argine arriva la notizia tanto attesa: “Oggi speriamo che si concretizzi la possibilità di tornare a lavoro“. Il commissario straordinario del Governo della Zes Campania, Giosy Romano, rende noto che “si è conclusa la procedura per il trasferimento del compendio produttivo ex Whirlpool sito in Napoli alla Via Argine n. 310-312, assicurando l’occupazione all’intero bacino costituito da 312 unità lavorative. L’aggiudicazione è avvenuta in favore della Tea Tek Group spa”. “Sono stati rispettati i tempi prefissati – spiega Romano – Il nostro impegno fin dal primo giorno è stato garantire e tutelare la produzione e i lavoratori”.
Era il maggio 2019 quando agli operai fu comunicata dalla multinazionale la decisione di ‘chiudere i battenti’. Solo nell’ottobre precedente, al Mise, Whirlpool aveva sottoscritto un’intesa per un piano di investimenti da 250 milioni e zero esuberi, per il triennio 2019-2021. Un accordo che fu un buco nell’acqua: nel maggio 2019, a pochi mesi dall’avvio del piano, i vertici della multinazionale decisero di non procedere con quell’accordo sottoscritto al Ministero e che vedeva il Governo italiano impegnato ad accompagnare il piano con una cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre 2020. Ora l’aggiudicazione della gara alla Tea Tek Group Spa.
“È una buona notizia, frutto dell’impegno della struttura commissariale e del confronto con le organizzazioni sindacali”, scrivono in una nota i segretari generali di Cgil e Uil Campania, Nicola Ricci e Giovanni Sgambati e il segretario Cisl Campania, Giuseppe Esposito. “L’auspicio è di avviare al più presto i contatti con l’azienda per conoscere nel dettaglio gli impegni assunti partendo dall’assorbimento dei 312 lavoratori e lavoratrici della ex Whirlpool”, concludono i sindacalisti. “L’acquisizione di Whirlpool da parte di un nuovo gruppo imprenditoriale campano impegnato nelle tecnologie per la transizione ambientale rappresenta una grande notizia per i lavoratori e tutto il comparto produttivo del nostro territorio”, dichiara il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “Napoli est deve rimanere un polo produttivo strategico e di innovazione garantendo lavoro di qualità. Un grande successo dell’intera città, una capitale europea che guarda al futuro mettendo al centro il lavoro e lo sviluppo”, aggiunge Manfredi.
“Da Napoli arriva un’ottima notizia per le lavoratrici e i lavoratori della ex Whirlpool”, sottolinea anche l’ex premier e presidente M5s Giuseppe Conte. “In questi anni, il Movimento 5 Stelle ha cercato in tutti i modi di favorire una soluzione positiva. Insieme a tutte le Istituzioni coinvolte, già durante il Governo Conte II – grazie soprattutto all’impegno dei nostri Stefano Patuanelli e Alessandra Todde – abbiamo convocato decine di tavoli, svolto lunghe trattative con l’azienda, sostenuto i presidi e le mobilitazioni dei dipendenti e presentato diversi progetti per il rilancio del sito produttivo. Oggi queste lavoratrici e questi lavoratori possono guardare al futuro in modo concreto. Andiamo avanti”, conclude Conte.
La soddisfazione è bipartisan: “Il risultato di oggi è frutto di un importante lavoro sinergico in particolare con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e con le istituzioni del territorio. La Commissione Lavoro ha fatto la sua parte, si conclude bene una vicenda simbolo del nostro Paese”, afferma in una nota il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto (FdI). La capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, il deputato e membro della segreteria nazionale Marco Sarracino e il deputato Arturo Scotto sottolineano che “siamo davanti a un risultato che è frutto della sinergia istituzionale di questi anni e soprattutto dell’ostinazione di sindacati e lavoratori. Si apre una pagina nuova per la reindustrializzazione del mezzogiorno a partire dalla qualità del lavoro e dalla tenuta occupazionale. Ora il Governo convochi un tavolo con le parti sociali per stabilire i tempi e garantire nella fase di passaggio la CIG per i lavoratori che saranno assunti“.