“Da oggi Julian Assange è un iscritto al sindacato dei giornalisti della Campania e dunque un iscritto alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana”. L’annuncio del presidente della Federazione nazionale stampa italiana, Vittorio Di Trapani, avviene durante la presentazione a Roma del libro ‘Il processo a Julian Assange, storia di una persecuzione’ scritto da Nils Melzer con la prefazione di Stefania Maurizi, ed edito da Fazi Editore. “La collaborazione con il sindacato dei giornalisti europei ha portato Assange ad essere da oggi membro di 19 sindacati dei giornalisti europei” aggiunge Di Trapani, che ha consegnato nelle mani della moglie di Assange, Stella Moris, presente alla presentazione, anche una lettera indirizzata ai governi europei affinché il fondatore di Wikileaks venga liberato.

Le istituzioni italiane dovrebbero difendere i valori europei, dovrebbero vedere i segnali inviati loro dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dall’Associazione della Stampa Europea e dalle organizzazioni per la Libertà di stampa che affermano che il caso Assange è un grave attacco al diritto di pubblicare e al diritto di informazione”, ha detto Moris.

Durante la presentazione si è ripercorsa la storia dello svelamento dei segreti pubblicati dal team di Wikileaks e delle successive accuse mosse contro Assange che da quattro anni si trova carcere di massima sicurezza inglese ed è in attesa che il governo britannico decida sulla richiesta di estradizione negli Stati Uniti dove rischia 175 anni di reclusione.

Il giornalista ha dovuto affrontare anche accuse personali, di stupro, che ne offuscarono l’immagine pubblica. Accuse, anni dopo, archiviate. “La giustizia è stata usata contro di lui come una spada, non per proteggerlo ma per distruggerlo. L’unica chance che Julian Assange ha di tornare libero è una forte mobilitazione dell’opinione pubblica” dichiara Stefania Maurizi, giornalista e autrice del libro ‘Il potere segreto’, presente all’evento. “Questa vicenda non riguarda solo Julian ma la libertà di stampa”, spiega Alessandro Di Battista che dal 1 giugno sarà a teatro con lo spettacolo ‘Assange. Colpirne uno per educarne cento’. L’unico parlamentare presente è la 5 Stelle, Stefania Ascari. “Su questa vicenda c’è molta ignoranza – dice la parlamentare – La politica italiana si deve informare e deve studiare. Il tema Assange deve essere messo al centro della politica italiana perché riguarda la democrazia, la libertà di stampa e d’informazione che è alla base della trasparenza del potere”.

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