Estemporaneità. Sì, nelle domeniche bestiali ce n’è parecchia ed è uno dei motivi per cui ci piacciono tanto. Il punto però è sempre quello: quando si esagera gli effetti non sempre sono simpatici e positivi. E dunque capita di portare le proteste contro gli arbitri al di fuori dei propri confini, intesi in senso fisico e…stradali. E capita pure che i campi da calcio diventino luoghi con tutt’altri scopi…tali da richiamare antichi fatti, veri o presunti.
IL SORPASSO
Impossibile dimenticare un capolavoro del cinema come “Il Sorpasso” di Dino Risi. La scena delle corna in auto è ancora oggi un’icona…tanto da essere replicata dai tifosi del Santhia 1903, Prima Categoria Piemonte, che hanno portato alla multa della società perché “A titolo di responsabilità oggettiva per il comportamento inqualificabile, violento e minaccioso, di alcuni propri sostenitori che, dopo il termine della gara in area immediatamente adiacente all’impianto sportivo, a bordo di un’autovettura affiancavano il direttore di gara e gli rivolgevano frasi minacciose e offensive. Inoltre l’autista della macchina poneva in essere manovra pericolosa, cambiando direzione in accelerazione, dando all’arbitro la percezione del pericolo di poter essere investito”.
LA SEDIA DEL BARBIERE
Wembley, semifinale di Fa Cup tra Brighton e Manchester United: in campo le squadre si danno battaglia, sugli spalti i tifosi si…rasano. Già: immortalati e ripresi in video che ora stanno spopolando sui social ci sono due tifosi, uno seduto, asciugamano scuro a coprirlo, che si fa rasare i capelli, l’altro con un rasoio portatile tra le mani che gli rifinisce l’acconciatura. Utile e dilettevole insomma: qualcuno azzarda che uno sia il cliente e l’altro il barbiere di fiducia che si sono dati appuntamento sugli spalti perché entrambi tifosi. Altri parafrasano vecchie leggende del passato: quella di Gascoigne a Euro ’96 era la sedia del dentista…questa del barbiere.
SE TU (NON) FOSSI QUI
Trovarsi nel posto sbagliato, nel momento sbagliato, è quel che è capitato a un arbitro che si trovava a dirigere una gara di Allievi Regionali in Veneto, che provando a sedare la rabbia di un dirigente del Mestre SSDARL, nero per gli insulti ricevuti, ha avuto la peggio. Per il dirigente squalifica fino ad agosto: “Emersa inconfutabilmente la responsabilità dell’attinto, il quale ha ammesso di aver perduto il controllo di sé, attribuendolo a espressioni provocatorie rivoltegli da alcuni giocatori della società San Marco, per altro dagli stessi negati, e di averli colpiti con la bandierina, impugnata a mo’ di bastone. Con esso colpiva, oltre che con una manata, l’A. per altro immediatamente scusandosi per non averlo riconosciuto nella concitazione del momento così come confermato sostanzialmente dai testi escussi in sede d’indagine”.
M’AVETE PRESO PER…
Eh sì, l’indimenticabile scena di Canà e i gemelli ultras della Longobarda è indelebile. Qualcosa di simile è accaduto al nostro arbitro Massa, che arbitrava la caldissima gara tra Olympiacos e Aek Atene valida per i playoff del campionato greco. All’82esimo, anche grazie all’ausilio del Var, Massa fischia un rigore per gli ospiti, che poi vincono 3 a 1. Allo stadio del Pireo accade di tutto, con lo stesso fischietto che ammette che nel parapiglia generale qualcuno lo ha colpito con un calcio alle parti basse. Non si sa se ci fossero gemelli nei paraggi.
AGGIORNAMENTO SETTIMANALE SULLE ATTIVITA’ DEL DIBU
Inconveniente per il portiere dell’Aston Villa, che ha dovuto lasciare il campo dopo il primo tempo nell’ultima gara contro il Brentford: i tifosi erano in apprensione non vedendo rientrare il loro numero 1 e perciò hanno chiesto cosa fosse successo. Il Dibu ha spiegato di aver dovuto fare i conti con un virus intestinale…interrotto, però, quando per spiegare meglio stava affidandosi alla sua ben nota gestualità.