di Alessio Andreoli
Un caro amico emigrato all’estero ma con le radici ben piantate nella sua Palermo in questi giorni ha aperto un nuovo argomento di discussione nel Forum del Fatto Quotidiano [qui per accedere e partecipare]. Il titolo è “Le nomine della politica per il territorio”. Nel suo post, per avviare l’argomento parla della pratica dello “Spoils System”. Non avendo molta confidenza con l’inglese ma soprattutto per non suscitare le ire del buon Rampelli che a fronte dei recenti exploit della collega Santanchè è costretto ad ingoiare diversi amari bocconi, ho interrogato la AI (artificial intelligence) per farmi spiegare di cosa si tratta. La risposta è stata che è la pratica di sostituire i dirigenti ed i vertici della Pubblica amministrazione ogni qualvolta cambia il governo (come tradurlo in due parole in italiano?).
Sempre giocando con l’AI ed ispirato dai numeri e dai dati che trovo nel post la seconda interrogazione che pongo è, da quando esiste la Repubblica quanti governi abbiamo avuto in Italia e la risposta mi ha davvero sorpreso. In 77 anni abbiamo avuto 68 governi! Praticamente 14 mesi è la durata media di ogni governo. Considerando che negli ultimi decenni ad ogni cambio di governo si discute molto del cambio dei vertici e delle spartizioni dei ruoli importanti nella PA di certo, nell’era cosiddetta moderna, lo spoils system è praticato con metodo e sistematicità. Praticamente è come se una coppia decidesse di costruirsi una casetta, ma dopo pochi mesi la coppia si divide pur mantenendo entrambi l’intenzione di farsi la casetta. Cambiando il partner ovviamente il proprio progetto va rivisto o addirittura i lavori iniziati restano lì fermi in balia del tempo.
Il nuovo compagno, la nuova compagna o non vuole avere niente da spartire col passato o ha idee diverse e si ricomincia abbandonando il “vecchio”, indipendentemente dal suo valore o importanza per iniziare una nuova vita. Passati altri 14 mesi la storia si ripete e così via all’infinito. Il risultato è che ci sono fondamenta o costruzioni incomplete un po’ dappertutto, in collina, al lago, al mare e tu resti in affitto nel monolocale senza neanche il garage per la macchina.
L’intelligenza artificiale, di suo e senza nessuna mia interrogazione, mi suggerisce che potrebbe essere opportuno sostituire lo spoils system con il merit system. Quest’ultimo modo garantirebbe, oltre alla continuità nella realizzazione dei progetti anche una certa imparzialità dell’amministrazione pubblica proprio perché i dirigenti pubblici sono selezionati in base alle qualifiche ed alla professionalità e non in base alla fede politica o alle amicizie se non addirittura alle parentele.
A questo punto non posso fare a meno di ripensare alle cronache di questi ultimi mesi dove ne abbiamo sentite di tutti i colori a proposito della preparazione e professionalità dei componenti del nostro attuale governo. Un esempio per tutti la recentissima vicenda della campagna promozionale per rilanciare il turismo in Italia promossa o in via di promozione dalla nostra ministra Santanchè piena zeppa di strafalcioni ed errori di qualsiasi tipo e genere. Mi vengono in mente tutte le incongruenze ed inefficienze della sanità pubblica di cui dobbiamo incolpare tutti i governi quindi tutti i partiti perché tutti i partiti hanno fatto parte di almeno un governo.
Sentendomi impotente ed incapace di ribaltare questa situazione politica, lo spoils system e in generale un Parlamento popolato da personaggi a dir poco inaffidabili, faccio appello ancora una volta all’AI e le chiedo: come si può fare per cambiare i politici e la politica? La risposta è stata: è necessario manifestare il proprio dissenso attraverso lo sciopero, il boicottaggio, la disobbedienza civile, sostenere le organizzazioni non governative che si occupano di difendere i diritti e gli interessi ed i bisogni dei cittadini. Un’illuminazione mi attraversa il cervello: ma questo non dovrebbe essere il compito e la missione dei sindacati, dei giornali, delle tv e perché no dell’opposizione?