La nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere Geo Barents con 75 migranti a bordo è arrivata a Napoli in mattinata. Le operazioni di sbarco sono durate diverse ore. I primi a scendere a terra sono stati donne e bambini. Sul posto il personale della Asl Napoli 1 Centro per i primi controlli medici. “I migranti soccorsi in mare saranno trasferiti nell’ex ospedale Covid di Ponticelli in attesa della sistemazione in altre sedi – dice l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli Luca Trapanese – tra loro ci sono 41 minori, di cui 34 non accompagnati”. Il capomissione della Geo Barents spiega le difficoltà ulteriori che si stanno verificando in questi mesi. “Ci hanno assegnato subito il porto di Napoli – dice Juan Matias Jil – ma non era il porto più vicino, abbiamo dovuto navigare per altre 72 ore con persone già provate dalla traversata. Napoli è lontana 900 km da dove li abbiamo salvati, cioè su un barchino di legno al largo della Libia. Ma – conclude il capomissione di MSF – ormai abbiamo visto che la pratica è quella di mandarci sempre più lontano, con più giorni di navigazione, con condizioni meteo non buone. Inoltre questo ci impedirà di tornare in mare a salvare persone per almeno una settimana”. Ad accogliere i migranti anche una delegazione dell’Ong Mediterranea. “Stiamo assistendo alla negazione del diritto della libera circolazione di uomini e donne – dice Laura Marmorale di Mediterranea – questo iter imposto alle Ong rende le operazioni di salvataggio e monitoraggio del Mediterraneo più complicate”.

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