“Non posso sapere chi è stato l’autore del furto, altrimenti lo avrei già denunciato all’autorità giudiziaria, quindi non so se è furto o altro. Certo è che si tratta di un furto strano“. Così il portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, risponde al giornalista Lanfranco Palazzolo di Radio Radicale circa il furto che ha subito lo scorso 3 aprile nella sua abitazione di Ostia, come ha scritto oggi Il Corriere della Sera.
Bonelli, già vittima in passato di svariate intimidazioni per la sua attività ambientalista e il suo impegno per la legalità, racconta i dettagli di quel che si è ritrovato nel suo appartamento: “Ho trovato sul letto l’orologio d’oro, la penna d’oro che mi ha regalato il mio papà come ricordo, monete d’argento antiche. Hanno portato via solo una moneta di bronzo dal valore insignificante, ma per me storico perché mi fu regalata da papa Wojtyla quando ero assessore all’Ambiente alla Regione Lazio. E invece sono scomparsi i faldoni dove ho conservato i miei esposti che ho fatto su alcune questioni e un altro faldone contenente documenti riguardanti la vita professionale di mio papà, che era un appuntato dei carabinieri”.
Come è stato rivelato dallo stesso Bonelli al Corriere, gli esposti riguardavano Casapound e Forza Nuova, le infiltrazioni della malavita nel commercio e negli stabilimenti balneari di Ostia, il caso Cospito. “Non c’erano però chissà quali atti sensibili in quei faldoni – spiega il parlamentare – ma il punto è che non mi è stato portato via nulla tranne che quei documenti. Il furto della documentazione su mio padre mi dispiace molto, perché aveva un valore affettivo e conteneva ricordi risalenti agli anni ’30. Sarà difficile ricostruire quel pezzo di storia di mio papà. Non capisco la ragione per cui quei documenti siano stati portati via”.
Palazzolo, infine, gli chiede se ha ricevuto attestati di solidarietà da esponenti del governo. “No, nessuno – risponde Bonelli – Ma presumo che ci sia l’assoluta e massima attenzione. Francamente sono poco interessato a questo. Da questo punto di vista, sono molto sobrio e ci faccio poco caso. Aspetto cosa fa l’autorità investigativa e basta. Non mi sento un caso particolare”.