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Turchia, sulle tracce ottomane

Istanbul, l’antica “Porta d’Oriente”, Efeso, la città in cui visse la Santissima e dove i Romani definirono i confini dell’impero. La storia si vive in Turchia, così la natura da sogno, da ammirare in mongolfiera come esploratori d’altri tempi, volando sopra vallate verdissime, pianure calcaree e “camini delle fate”, spettacolo della Cappadocia

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

Siete mai partiti per un viaggio con penna e taccuino in tasca? Preferite orientarvi con una carta topografica senza GPS? Siete quelli che in una pietra consunta non vedete ciò che fu ma quello che doveva essere: un tassello di una vita da raccontare. Guai a definirvi cercatori di nostalgie, siete minuziosi cacciatori di dettagli e testimonianze che delineano la storia, precisi come i calchi dell’archeologo Giuseppe Fiorelli. Se per voi ogni partenza è un’avventura che rievoca la magia del passato, la Turchia è il vostro eldorado, crocevia di popoli da millenni, cerniera tra l’est e l’ovest. Sui libri di scuola abbiamo imparato a conoscerla come “Asia Minore”, ma è molto più di una definizione geografica, è un mondo da esplorare sulla scia di memorie e suggestioni.

Dagli Ittiti ai Romani, dai Bizantini agli Ottomani, palcoscenico di grandi condottieri. Una terra che conobbe le imprese di Alessandro Magno e la vocazione celeste di Solimano, qui gli imperi caduti invocano ancora vendetta nei silenzi dei magnifici siti archeologici, patrimoni inestimabili tutelati dall’UNESCO. Inseguite la vostra curiosità e svelate i loro segreti viaggiando con Made by Turisanda: la proposta “Orme Ottamane” della collezione Made History, è pensata per chi ama la storia e la cultura e vuole immergersi pienamente alla scoperta delle tante meraviglie che si visiteranno nel corso del tour di 8 giorni/7 notti percorrendo quasi 1.400 km con una guida locale parlante italiano. Attraverserete le epoche scoprendo luoghi dal fascino immortale, scoprirete personaggi storici e letterari grazie al sapere degli esperti, e scaverete tra gli enigmi stratificati nel tempo dando voce al vostro intuito. Riemergerete dal tacito passato al chiasso delle affascinanti città: Istanbul, la bella sul Bosforo, e Ankara, la cosmopolita capitale. Realtà ricche di tradizioni, dove i bazar sono università della vita e bere caffè è un rituale antico, dal gusto intenso. Nulla è cambiato nei secoli, si serve ancora denso e fumante.

Istanbul e Ankara, dove vive la tradizione

Pronti per un viaggio nella storia, inseguendo le tracce ottomane. La prima tappa è Istanbul, città simbolo della Turchia a cavallo tra Europa e Asia, musa del regista Ferzan Ozpetek che l’ha raccontata nelle sue mille sfumature. Una realtà multiculturale in cui la convivenza è a tratti complessa, ma incredibilmente affascinante, proprio per le sue contraddizioni. Qui il richiamo al passato è forte, a cominciare dal nome: prima fu Bisanzio, poi Costantinopoli, e dal 28 marzo 1930 si fa chiamare Istanbul. A testimoniare le radici antiche anche i preziosi monumenti: l’Ippodromo di epoca romana, in cui si svolgevano le corse delle bighe, e la maestosa Moschea Blu del Sultano Ahmet, risalente al XVII secolo, così chiamata per la grande cupola ammantata da 20.000 maioliche color del cielo.

Un altro straordinario esempio di arte islamica è il Palazzo Imperiale di Topkapi affacciato sul Bosforo, dimora dei Sultani per quasi quattro secoli e testimonianza del potere ottomano. Tappa fondamentale e icona della multiculturalità di Istanbul è senza dubbio Hagia Sofia, la famosa Chiesa di Santa Sofia risalente al 537 d.C., edificata per volere di Giustiniano. In primo luogo fu cattedrale cristiana di rito bizantino, successivamente diventò luogo di fede cattolica, moschea, e dal 1935 trasformata in museo, per volere di Atatürk, presidente illuminato che valorizzò la struttura portando alla luce le splendide decorazioni bizantine dopo 500 anni di copertura. Soffermatevi ad ammirare il mosaico del Cristo Pantocratore, l’opera più famosa nonché simbolo di cristianità nel mondo.

Dopo un viaggio nelle epoche, perdetevi nella quotidianità nel Gran Bazar, il mercato coperto più grande del mondo che conta la bellezza di 30.000 metri quadrati fondato nella metà del ‘400. Qui troverete il più e il meglio, la vera cultura ottomana, basata sul commercio e sull’arte del contrattare. Prima di ripartire, impossibile lasciarsi sfuggire una romantica passeggiata lungo il Bosforo, lo stretto che unisce il Mar Nero al Mare di Marmara, il confine tra il continente europeo e il continente asiatico.

L’itinerario prosegue verso Ankara, l’animata capitale cosmopolita votata al futuro, ma con radici profonde nel passato, testimoniate dal Museo delle Civiltà Anatoliche, detto anche Museo Ittita, un gioiello che attrae tantissimi appassionati e non solo, fondamentale per comprendere l’evoluzione delle civiltà antiche e del territorio dell’Anatolia, lo stesso che vivrete macinando chilometri, attraversando meraviglie naturali come il Lago Salato, un candido specchio di sale tra i più grandi del mondo situato lungo il percorso che vi condurrà in Cappadocia, il regno delle fate.

Camini delle fate, fortezza di cotone e siti UNESCO, storie favolose e testimonianze antiche

Il tour insegue le tracce ottomane raggiungendo una delle destinazioni più belle del Paese, la Cappadocia, un paesaggio incantevole, caratterizzato da un’infinità di pinnacoli di tufo vulcanico modellati dal tempo e dalle intemperie. Queste bizzarre formazioni geologiche sono i noti “camini delle fate”, che si tingono di rosa con la luce dell’aurora, e s’indorano al tramonto, uno spettacolo che lascia senza fiato. Una visione quasi surreale da terra, dove si rivelano antiche chiese rupestri fondate dai monaci bizantini e numerosi rifugi ipogei conosciuti come “città sotterranee”, e un vero e proprio sogno in mongolfiera: non perdete l’occasione di sperimentare un tour ad alta quota come i primi esploratori.

La natura della Cappadocia è una dei tesori della Turchia, così le antiche tradizioni, dalla lavorazione dei gioielli in oro e in argento intarsiati con pietre dure locali, alla lavorazione artigianale dei coloratissimi tappeti. Altrettanto affascinante è la cultura immateriale, quella della danza dei Dervisci Rotanti della Cappadocia che con le loro coreografie centrifughe ipnotizzano lo sguardo. Approfondirete il significato e la spiritualità di questa usanza a Konya, città legata a Mevlana, il fondatore del movimento, per poi proseguire verso il sito di Pamukkale, a sud-ovest della Turchia. Il nome in turco significa “fortezza di cotone”, e basta uno sguardo per intuirne il significato: si tratta di piscine naturali interconnesse e multi livello, formate grazie ad una lenta e costante attività vulcanica sotterranea dove scorre l’acqua cristallina e ricca di minerali, artefice di queste candide formazioni di calcare e travertino. Un geosito da sogno, lungo 2.700 metri ad un’altezza di circa 160 metri, oggi attentamente tutelato dall’UNESCO. A Pamukkale sorge anche un importantissimo sito archeologico, l’antica città di Hierapolis, centro dell’età antica che collegava l’Anatolia al Mar Mediterraneo, e il Museo Archeologico di Hierapolis, situato sulle antiche terme romane, dove poter ammirare i cimeli e i reperti rinvenuti negli scavi.

Il viaggio continua tra le pietre antiche di Efeso, una delle città romane meglio conservate di tutta la Turchia. Qui si trovano quelle del Tempio di Adriano, il Grande Teatro e la Biblioteca di Celsio, ma anche quelle della “Casa della Madonna”, dove secondo la tradizione, Maria trascorse gli ultimi anni della sua vita. Prima di raggiungere nuovamente Istanbul, tappa anche a Bursa, la prima capitale imperiale dell’impero ottomano, dove sorge la Moschea Verde risalente al 1424, tempestata maioliche di Iznik, tessere di un’unica meraviglia, la stessa trama della storia.

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