Tutti assolti gli imputati del processo per la morte di cinque ragazzi avvenuta in due incidenti consumati sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Lo ha deciso il Tribunale monocratico di Vibo Valentia che ieri ha emesso la sentenza per i sei dirigenti dell’Anas e per il conducente del camion che investì l’auto in cui, il primo marzo 2016, viaggiavano Marzio Canerossi, Giuseppe Speranza, Fortunato Calderazzo e Francesco Carrozza. Il più grande aveva 23 anni ed erano tutti studenti dell’università di Cosenza.
Stavano rientrando a casa quando hanno perso il controllo dell’auto finita su un muretto all’ingresso della galleria San Rocco. Tre mesi prima, il 25 novembre 2015, nello stesso tratto dell’A3, compreso tra gli svincoli di Serre e Mileto, era morto il diciannovenne Domenico Napoli che stava rientrando a casa dopo una serata con la fidanzata in una locale del vibonese. Oltre al conducente del camion, Antonio Capomolla, con l’accusa di omicidio colposo erano stati rinviati a giudizio sei dirigenti dell’Anas. Sul banco degli imputati c’erano quindi anche il direttore del centro di manutenzione Giovanni Fiordaliso, il suo omonimo direttore dei lavori del lotto di ammodernamento Giovanni Fiordaliso e i progettisti del tunnel artificiale per conto della società Progin Spa di Roma: Franco Forni, Salvatore, Antonio Grimaldi e Salvatore Esposito.
L’accusa mossa dai pubblici ministeri era di non avere predisposto idonei presidi di protezione di un montante della galleria San Rocco in prossimità dello sbocco di Mileto necessari alla protezione dei veicoli che uscivano dalla strada. Mentre per il camionista la stessa Procura di Vibo Valentia aveva chiesto l’assoluzione, per gli altri imputati il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 5 anni di carcere.
Al termine del dibattimento, però, il giudice ha dato ragione al collegio della difesa e ha assolto gli imputati. In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, i difensori del direttore del centro di manutenzione Giovanni Fiordaliso, gli avvocati Antonio Managò e Marco Gemelli, hanno espresso soddisfazione per l’esito del processo che, “dopo un’attività istruttoria – è scritto in una nota – che ha coinvolto alcuni tra i migliori consulenti tecnici in campo nazionale in materia, ovvero l’ingegnere Fabrizio Coscarelli, l’ex parlamentare Domenico Basile, esperti in appalti pubblici, i professori Filippo Praticò e Fabrizio Lo Farò, tutti consulenti del nostro assistito, ha restituito la verità su questa triste vicenda che ha visto coinvolte delle povere giovanissime vittime”.