L'immunologa ne parla al Corriere della Sera presentando il suo ultimo libro, La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità (Feltrinelli)
“Ho 53 anni e sto invecchiando. Non me lo dice solo il calendario, ma anche e soprattutto il mio corpo che cambia. Dentro e fuori. Da qualche giorno ho un paio di occhiali nuovi e mi accorgo di non poterne più fare a meno per lavorare al computer. Non possiamo combattere contro il tempo. È una guerra persa in partenza. Però possiamo imparare ad abitare meglio il nostro corpo… il punto non è fare di tutto per allungare gli anni di vita, ma invecchiare in modo sano”. Antonella Viola parte dalla storia della persona più longeva mai esistita, la francese Jeanne Calment, morta a 122 anni e 164 giorni, e dalla sua esperienza personale per analizzare il meccanismo dell’invecchiamento e i fattori che vi incidono. Lo fa nel suo ultimo libro, La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità (Feltrinelli), in cui sottolinea come “quando si tratta di capire perché invecchiamo e come possiamo tutelare la nostra salute, l’unica voce affidabile che abbiamo a disposizione è quella della scienza”. E con l’occasione di presentarlo, in un’intervista al Corriere della Sera, l’immunologa, biologa e docente di Patologia Generale a Scienze Biomediche all’Università di Padova, parla anche della sua vita privata rivelando alcuni semplici accorgimenti che mette in pratica per tutelare la sua salute e prevenire l’invecchiamento cellulare.
“Da un paio di anni ho iniziato a inserire nella mia routine alimentare ore di digiuno – rivela nel libro – dapprima 16 – e questa è diventata un’abitudine che seguo almeno 4 giorni a settimana – per poi allungare ogni tanto a 20 o 24. Dopo l’asportazione della tiroide e la successiva menopausa, ho visto, come accade a molte donne, il mio corpo cambiare. La circonferenza della vita ha cominciato a crescere come mai era accaduto prima… Avevo provato diete, mi ero comprata il tapis roulant ma non riuscivo in nessun modo a sentirmi quella di prima… il mio metabolismo era cambiato. Ed era necessario un approccio nuovo. Conoscevo bene il digiuno intermittente… E così ho iniziato a digiunare 16 ore al giorno, ogni giorno, ma ho anche smesso di bere ogni tipo di bevanda alcolica e modificato la mia alimentazione. Nel giro di 4 mesi avevo perso 11 kg ed ero tornata nella mia solita taglia. Da allora, bevo solo un bicchiere nelle occasioni speciali e cerco di inserire 16 ore di digiuno almeno 4 volte a settimana. E mi sento così in forma che ho ripreso ad allenarmi”.
E torna così a parlare del tema della tossicità dell’alcol, che nei mesi scorsi aveva acceso le polemiche: “Dire che un paio di bicchieri di vino al giorno non fanno male è falso e pericoloso – ribadisce Viola – . L’etanolo, l’alcol che si utilizza in tutti i tipi di bevande alcoliche, è cancerogeno. Uno studio inglese ha calcolato che su 1000 donne e 1000 uomini che consumano in media una bottiglia di vino a settimana, 14 donne e 10 uomini svilupperanno un tumore a causa dell’alcol… Non a caso, già nel 1988 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e l’Organizzazione mondiale della sanità hanno inserito l’etanolo nella lista dei carcinogeni di primo livello”.