Dopo oltre 33 anni di silenzio, Sheila Keen-Warren, meglio conosciuta come la “clown killer,” ha finalmente confessato di aver ucciso la moglie del suo amante nel 1990. La 59enne della Florida ha ammesso di essere colpevole dell’omicidio di secondo grado di Marlene Warren e ha patteggiato la pena con la famiglia della vittima, Marlene Warren.
La donna fu uccisa sulla soglia di casa da Keen-Warren, che si era presentata alla sua porta travestita da clown con un palloncino in mano e due fiori. Questo è valso alla donna il soprannome di “clown killer”, con cui i media americani hanno riportato il caso per oltre 30 anni. Nel 2014, il caso è stato riaperto grazie ai progressi tecnologici sulla comparazione del DNA. Le indagini hanno portato all’arresto di Keen-Warren nel 2017, che è rimasta in carcere in attesa di processo con l’accusa di omicidio di primo grado.
Il procuratore della contea di Palm Beach ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sheila Keen-Warren è stata costretta ad ammettere di essere stata lei a vestirsi da clown e ad uccidere una vittima innocente. Sarà un’assassina condannata per il resto dei suoi giorni”. Secondo l’Associated Press, Keen-Warren ha patteggiato una condanna a 12 anni per evitare un possibile ergastolo. Tuttavia, avendo già passato oltre 5 anni in carcere, potrebbe essere rilasciata entro un anno. La confessione della Killer Clown dopo così tanto tempo ha portato un po’ di giustizia per la famiglia di Marlene Warren, ma non cancellerà mai il dolore e la sofferenza causati dalla sua morte.