È di nuovo bagarre nel centrodestra a Trapani. Uno scontro aperto tra Lega e Fratelli d’Italia in vista delle prossime comunali del 28 e 29 maggio. Una spaccatura nata dal fatto che Mimmo Turano, assessore regionale all’Istruzione del Carroccio, figura politica di peso nel Trapanese, sposterà il suo consenso sul sindaco uscente del Pd, Giacomo Tranchida, invece che sul candidato di Fdi, Maurizio Miceli. O almeno, così pareva all’inizio, quando cioè i manifesti di Tranchida elencavano pure la lista Trapani Tua, ovvero quella che fa capo proprio all’assessore leghista. Poi, però, i meloniani hanno chiesto la testa di Turano a Renato Schifani, invocandone le dimissioni. E Turano aveva rasserenato gli animi, assicurando che avrebbe apertamente sostenuto Miceli.
La calma è però durata pochissimo, giusto il tempo che si aprissero le porte degli uffici elettorali. Dove con tempestività è stata presentata la lista Trapani Tua, ovvero quella formata da Turano a favore del candidato del Pd, mentre al momento non risulta alcuna lista della Lega. Non solo, a ridare fuoco alle polveri anche una dichiarazione, neanche tanto sibillina, dello stesso Turano al Giornale di Sicilia: “Non sono riuscito a convincere i miei a scegliere Miceli. I miei amici non sono birilli e si mettono in lista dov’è più probabile essere eletti”. Una dichiarazione che, neanche a dirlo, ha rinfuocato gli animi. Non si è fatta attendere, infatti, la reazione di Fratelli d’Italia. “Constatiamo la manifestazione di impotenza da parte dell’assessore Turano che dice io non riesco a convincere i miei amici ad andare con il centrodestra, ci chiediamo tuttavia come possa essere un valido rappresentante del centrodestra in queste condizioni?”, dice Giampiero Cannella, coordinatore di Fdi per la Sicilia occidentale. E invoca di nuovo le sue dimissioni dalla giunta regionale: “Non voglio tirare Schifani per la giacchetta ma è chiaro che c’è un problema di rappresentanza in un territorio che non può essere ignorato”.
Turano per il momento non risponde ai nuovi attacchi, ma indica di aspettare la data di chiusura per la presentazione delle liste prevista per il 3 maggio. A rispondere alle polemiche di Fdi c’è però la responsabile siciliana della Lega, Annalisa Tardino: “Fratelli d’Italia può decidere a casa sua, in casa Lega decidiamo noi. Il nostro segretario federale si chiama Salvini e non Meloni. I conti ce li facciamo da soli”. Una risposta al vetriolo che mostra più che un po’ di nervosismo nel centrodestra siciliano. Ma com’è possibile che la Lega scompaia nelle comunali di Trapani mentre i suoi rappresentanti sostengono con una lista civica il candidato del Pd? Turano è in realtà un leghista dell’ultima ora: ha un lungo passato democristiano ed è transitato dall’Udc nella Lega solo alle scorse regionali di settembre, ovvero quando l’Udc si era svuotato a favore della Nuova Dc di Totò Cuffaro, sparendo dalle liste elettorali. Chi ha voluto evitare il ritorno con Cuffaro è però transitato nella Lega. Tra questi c’è proprio Turano che, orfano del simbolo Udc, ha preferito optare per il partito di Matteo Salvini. Con il quale ha vinto le elezioni ed è stato pure nominato assessore da Schifani in quota Lega. Ma adesso le comunali di Trapani riportano i nodi al pettine: Tranchida è il sindaco uscente ed era già stato sostenuto da Turano e dai suoi alle scorse elezioni e durante tutta la sindacatura, come cambiare ora e sostenere il candidato rivale? Un nodo che Turano promette di sciogliere a breve. Ma così era già stato settimane fa, quando aveva assicurato il suo sostegno a Miceli. I suoi però sono con il candidato dei dem. Una vera e propria patata bollente per Schifani che ha richiamato Turano all’ordine. Ma anche questo è un dejàvu.