"Ho fatto in tempo a fare una videochiamata, a parlarle, a guardarla ancora una volta. Ho visto che non c'era più niente da fare"
Momenti di forte commozione nel salotto di Verissimo durante la puntata andata in onda domenica 30 aprile. Tra gli ospiti di Silvia Toffanin c’era infatti anche Paolo Brosio, da poco rimasto orfano in seguito alla morte della madre Anna Marcacci, scomparsa all’età di 102 anni. Ed è proprio dell’amata mamma che il giornalista ha parlato tra le lacrime, ricordando il loro legame e ripercorrendo i suoi ultimi istanti di vita. “Sono un over 60 che ha sempre avuto la mamma vicino a sé, lei è sempre stata molto presente. Sono davvero un privilegiato”, ha esordito Brosio. “La situazione è andata precipitando pian piano, ad ottobre ha avuto uno scompenso cardiaco, le entravano liquidi nei polmoni. Appena stava meglio che usciva dall’ospedale, la riportavo a casa e venivano i medici. Era amata da tutti, era diventata la mamma di tutti“, ha aggiunto prima di tornare con la memoria al giorno in cui la signora Anna si è spenta.
“Ho sentito una voce nel cuore, ho avuto la sensazione che non l’avrei più vista“, ha detto ancora a Silvia Toffanin riferendosi alla sua ultima visita alla madre ricoverata in ospedale. E ancora: “Non mi sono mai staccato da lei in quest’ultimo periodo, se non quando ho dovuto raggiungere Brescia per alcuni impegni non rinviabili, per la costruzione di un pronto soccorso a Medjugorje – ha ricordato Brosio -. Purtroppo io me lo sentivo che sarebbe successo: lei era ricoverata da alcuni giorni in ospedale e mi avevano detto che ci sarebbe stata la possibilità di non vederla uscire. Mi hanno chiamato per dirmi che era peggiorata, che stava molto male, dicendomi di andare lì il prima possibile. Ho fatto in tempo a fare una videochiamata, a parlarle, a guardarla ancora una volta. Ho visto che non c’era più niente da fare. Pochi istanti, gli ultimi: poi è morta”.