Il pericolo a pochi passi per Giovanna Botteri. La giornalista, storica inviata del servizio pubblico, da dicembre 2021 è impegnata come corrispondente nella città di Parigi. Da settimane Botteri sta raccontando ai telespettatori dei notiziari Rai le proteste dei cittadini francesi contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Macron. Proteste che sono andate in scena nella capitale anche ieri, 1° maggio 2023, con l’esplosione di un petardo a pochi centimetri dalla giornalista, in quel momento impegnata in un collegamento con il Tg3.
“Siamo a Plaza de la Nacion, il corteo è arrivato. Alle mie spalle un ragazzo è stato appena ferito da una granata. La situazione è davvero molto tesa”, le sue parole prima dell’esplosione. In una situazione rischiosa, con il rischio di ferirsi, Botteri ha continuato il suo collegamento: “Ci sono state decine e decine di arresti, di feriti, ora l’ambulanza sta cercando di raggiungere i feriti. Gli scontri da guerriglia urbana continuano eppure era stata una grande manifestazione voluta dai sindacati. 2 milioni e 300 mila in piazza per dimostrare al governo che la protesta contro la riforma delle pensioni è ancora viva nel paese, il 60 % dei francesi appoggiano la protesta. La giornata è stata oscurata dagli scontri“.
Lo scorso 15 marzo l’inviata era stata protagonista di un altro episodio. Botteri dalla capitale francese stava aggiornando i telespettatori del Tg2 sulle proteste in atto, le forze dell’ordine avevano usato i lacrimogeni per disperdere la folla, la giornalista ne aveva subito le conseguenze, non riuscendo a tenere aperti gli occhi. Nonostante tutto, con gli occhi chiusi, aveva portato il servizio al termine dimostrando professionalità e tenacia.