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Madonna di Trevignano, Gisella Cardia indagata 168 mila euro di ritenute d’acconto mai versate: “Il reato è prescritto”

E' Mattino Cinque News a far emergere una nuova notizia sulla sedicente veggente

di Gianpiero Pisanello

Nonostante manchino poco meno di ventiquattro ore al 3 maggio, giorno in cui è prevista una nuova presunta apparizione della Madonna a Trevignano Romano, che vengono fuori nuovi particolari sulla figura della sedicente veggente Gisella Cardia. Il tre di ogni mese, infatti, stando a quanto racconta la donna di origine siciliana, la Vergine Maria si rivelerebbe sul luogo della apparizioni, nel piccolo comune vicino al Lago di Bracciano. La Madonna, rappresentata iconograficamente in una piccola statua proveniente da Medjugorje, in passato avrebbe anche pianto acqua e sangue.

Ora è l’inviato di Mattino Cinque News a far emergere una nuova notizia sulla donna: nel 2017 Gisella Cardia si è trovata al centro di un altro procedimento penale. A quanto pare, la donna, in quella situazione, era stata indagata per aver preso poco più di 168mila euro di ritenute d’acconto e di non averle mai versate. “La giustizia però – come afferma lo stesso inviato dal comune laziale durante il programma mattutino di Canale 5 – è arrivata in ritardo e quindi il reato è stato dichiarato prescritto”. Non è la prima occasione che vede la sedicente veggente protagonista di fronte alla giustizia. In passato, infatti, era stata già condannata a due anni di reclusione in primo grado per bancarotta fraudolenta con pena sospesa. Nel 2013, secondo l’accusa, la donna avrebbe stipulato con la propria società un contratto d’affitto incongruo pari a 108mila euro l’anno, che avrebbe portato la sua stessa società al fallimento.

Madonna di Trevignano, Gisella Cardia indagata 168 mila euro di ritenute d’acconto mai versate: “Il reato è prescritto”
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