“Abbiamo sentito urlare, gridare forte e poi un grande spruzzo d’acqua”. Così hanno raccontato alcuni testimoni oculari che hanno assistito alla tragica morte di un pescatore 65enne sbranato da un coccodrillo. La tragedia è avvenuta lo scorso sabato durante una battuta di pesca nello stato nord-orientale del Queensland, in Australia: gli agenti della polizia locale hanno spiegato che il gruppo di pescatori ha affrontato un coccodrillo prima di pescare. I ranger, armati di fucile, hanno sparato a due coccodrilli lunghi un metro nel Lakefield National Park, dove era in programma la battuta di pesca: è stato a quel punto – probabilmente – che il 65enne è stato attaccato e ucciso.
Gli esami forensi dei due rettili “hanno identificato, purtroppo, i resti dell’uomo scomparso” nel loro stomaco, ha dichiarato l’ispettore, che ha parlato di una “tragica fine”. Era “un uomo molto gentile”, il gestore di un pub di un villaggio rurale nel nord dello Stato, ha detto l’ispettore di polizia di Cairns Mark Henderson. Il Queensland “è il paese dei coccodrilli”, ha avvertito Michael Joyce, responsabile della fauna selvatica della regione. “Se siete in acqua e soprattutto se vi trovate a Lakefield, che è specificamente designato come sito per la protezione dei coccodrilli, dovete aspettarvi di vedere i coccodrilli in quelle acque”.