“Io cerco sempre di essere equilibrato, ma in questo caso sono veramente scoraggiato e avvilito“. Così a Dimartedì (La7) Corrado Augias commenta l’intemerata del presidente del Senato Ignazio La Russa contro i giornalisti, e in particolare contro Simone Bauducco del Fatto Quotidiano, in occasione della cerimonia milanese in ricordo di Sergio Ramelli, il militante del Fronte della Gioventù ucciso a Milano da Avanguardia Operaia nel 1975.
“Il presidente del Senato – osserva Augias – è la seconda carica dello Stato e, nella più sciagurata delle ipotesi, il possibile sostituto del presidente della Repubblica. Semplicemente non può comportarsi in quel modo, perché lui è la Repubblica, non può altercare con un giornalista come potremmo fare noi, che rappresentiamo solo noi stessi. Lui è invece è la seconda più alta carica dello Stato, non può farlo, altrimenti ne va della dignità delle istituzioni. La Repubblica vive anche di forme. Le forme dello Stato sono l’equivalente laico della sacralità di una religione”.
Augias si pronuncia anche sulla segretaria del Pd, Elly Schlein: “È una persona di prim’ordine, sia chiaro. La povera Schlein è stata impiccata per una frase, quella sull’armocromista, all’interno di una intervista molto articolata e lunga su Vogue. L’argomento più importante di quella intervista non era la giacca, ma la politica fiscale. Ecco, questo è un buco del governo Meloni. Da settembre a oggi, io non ho mai sentito una parola sul fatto che dobbiamo limitare severamente l’evasione fiscale“.