Lorenzo al posto di Di Lorenzo. Sì: la quadratura del cerchio avrebbe dovuto essere quella. E consci che Insigne (Lorenzo) sarà il primo ad esultare e festeggiare per il suo Napoli campione d’Italia inevitabile sarà il rimpianto per non essere lì, fascia al braccio ad alzare il trofeo, vista la scelta presa di andarsene in Canada. Ci ha provato Lorenzo, con tutto se stesso, ha pregustato quel momento quando giovanissimo fu protagonista assoluto in finale di Coppa Italia infilando due volte la Fiorentina, vedendo Hamsik alzare la Coppa da capitano. Non c’era per un brutto infortunio nel 2014 a Doha, nella partita incredibile di Supercoppa Italiana contro la Juventus, ed è riuscito finalmente ad alzare un trofeo da capitano nel 2020, ancora la Coppa Italia e sempre contro la Juventus. Certo, il sogno sarebbe stato diverso: vincere in quella stupenda macchina del 2017/2018 con Sarri, o da capitano lo scorso anno, chiudendo un ciclo incredibile dopo la vittoria degli Europei con la Nazionale.

Non è accaduto, ma ci ha pensato Roberto, fratello minore, a portare alto il nome della famiglia Insigne in Italia: non a Napoli, dove pure Robertino è passato, ma a qualche chilometro di distanza. Ha appena vinto il campionato col Frosinone Insigne jr, in un’annata che lo ha visto protagonista assoluto con 8 gol e tantissimi assist che hanno riportato i canarini in Serie A. Tutt’altro che un caso a dir la verità: Robertino è ormai, a 29 anni, un habitué delle promozioni dalla B in massima serie. Dopo i primi calci, che lo hanno comunque visto protagonista a 19 anni di una promozione dalla Lega Pro alla Serie B col Perugia, Roberto è stato protagonista nel Parma che salì dalla B alla A agli ordini di Mister D’Aversa. Poi è diventato l’arma segreta dell’invincibile Benevento di Pippo Inzaghi col suo bel sinistro e la sua caratteristica quasi unica, di inventare dal nulla e in situazioni non potenzialmente pericolose giocate preziose che lo portano al gol o all’assist per il compagno.

Due i gol nell’unica stagione di Serie A giocata da titolare, sempre col Benevento: uno di questi lo segnò al Napoli, in una gara finita 2 a 1 per gli azzurri. Dei due gol del Napoli uno (magnifico), lo segnò il fratello Lorenzo, che mise a referto anche un commento non proprio tenero dopo l’iniziale vantaggio giallorosso di Robertino, in una replica del confronto tra Diego e Gabi Milito: contenuti simili (stessa mamma) ma contesto molto meno teso a dir la verità. E si è ripreso la scena con il Frosinone in questa stagione Roberto: ha messo la firma anche nell’ultima gara, che ha decretato la matematica promozione dei ciociari in Serie A, segnando su rigore contro la Reggina del suo ex mister Inzaghi. Tre campionati di B vinti dunque, più uno di Lega Pro: non saranno lo score di Lorenzo che ha vinto due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e un Europeo di Calcio, ma neanche roba da nulla. E dunque mentre Lorenzo sarà impegnato col Toronto, che domenica giocherà contro i New England Revolution, a casa Insigne a Frattamaggiore sarà doppia festa: per il Napoli, inequivocabilmente, e per Roberto che ritorna in Serie A. E magari senza il fratello maggiore contro potrà fare un nuovo scherzetto agli azzurri senza beccarsi insulti. Insomma un’altra foto da appendere al muro: Roberto che vince (ancora) col Frosinone. Non sarà Lorenzo che alza gli 8 chili del “coppone” “Campioni d’Italia” al posto di Di Lorenzo, ma va bene lo stesso.

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