Sequestri di società e beni e arresti sono stati eseguiti anche in Germania e Belgio nell’ambito delle indagini che hanno portato all’operazione Eureka, condotta stamani dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria con il coordinamento della Dda.
Coordinata dal capo della Direzione nazionale antimafia Giovanni Melillo, l’indagine si è sviluppata nell’ambito di due squadre investigative comuni: una intercorsa tra la Dda di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri, e le Procure tedesche di Monaco I, Coblenza, Saarbrücken e Düsseldorf. L’altra tra la Dda reggina, l’Ufficio del giudice istruttore del Tribunale di Limburg e il Procuratore federale di Bruxelles.
In contemporanea al blitz dei carabinieri in Calabria, che ha riguardato numerosi Paesi europei e l’Australia, e alle operazioni delle Dda di Milano e Genova, le autorità giudiziarie belghe e tedesche stanno eseguendo rispettivamente 15 e 24 provvedimenti restrittivi, emessi dalle locali autorità giudiziarie, a carico di ulteriori indagati per reati in materia di narcotraffico e riciclaggio.
Il gip di Reggio Calabria, su richiesta della Dda, ha disposto il sequestro preventivo di beni per circa 25 milioni di euro. Il provvedimento è stato eseguito in Italia, Portogallo, Germania e Francia e ha riguardato società commerciali e beni mobili e immobili.