Piccoli ma positivi movimenti nel mercato del lavoro europeo ed italiano. Nell’area euro la disoccupazione è scesa in marzo al 6,5% rispetto al 6,6% di febbraio. Stessa flessione (- 0,1%) nel dato italiano che si attesta ora al 7,8%. Nel nostro paese si contano 20mila disoccupate in meno rispetto a febbraio, con i senza lavoro che scendono sotto i 2 milioni, per la prima volta dal 2011. I dati Istata segnalano anche come il calo sia stato dello 0,1% sia per la disoccupazione femminile che per quella maschile. Il tasso di occupazione (ossia la percentuale di persone che lavorano sul totale della popolazione in età lavorativa) si attesta al 60,9%. Lo scorso marzo le persone occupate sono state 22mila in più di febbraio, e 297mila in più del marzo 2022. In tutto gli occupati sono ora 23 milioni e 349mila, il valore più alto dall’inizio delle serie storiche. L’aumento degli occupati è frutto sia di un incremento dei posti a tempo indeterminato (+ 10mila) che a tempo (+ 13mila). Stabili i lavoratori autonomi. La quota di inattivi (persone che non hanno e non cercano un lavoro) rimane stabile al 33,8%.
“Anche a marzo, in linea con un quadro economico che continua ad evidenziare segnali di vivacità, il mercato del lavoro ha registrato un andamento positivo consolidando il trend iniziato a febbraio del 2021 con una crescita, ad oggi, di quasi 1,2 milioni”, così Confcommercio commenta i dati Istat. L’Italia rimane uno dei paesi dell’area euro con la disoccupazione più alta. In Francia i senza lavoro diminuiscono dal 7 al 6,9%, in Germania dal 2,9 al 2,8%. Resta alta, ma anche in questo caso in discesa dello 0,1% la disoccupazione in Spagna che si attesta al 12,8%. Le recenti riforme del lavoro che hanno azzerato i contratti precari sembrano però dare buoni risultati. Tra gennaio e aprile sono stati creati “oltre 400mila” nuovi posti di lavoro, ha detto oggi la ministra dell’Economia Nadia Calviño.