Il giorno dopo la strage di Belgrado, con un 13enne che ha ucciso nove persone tra cui 8 compagni dichiarandosi “psicopatico“, nella capitale serba ma anche in altre località serbe e balcaniche si sono registrati nelle ultime ore episodi di emulazione da parte di ragazzi e giovani allievi. Una scia di episodi, Come riferiscono i media, in mattinata alla polizia di Belgrado è giunta notizia che un alunno di soli 9 anni che frequenta la terza classe della scuola primaria ‘Desanka Maksimovic’ ha stilato una lista di altri allievi che intenderebbe uccidere. Il ragazzino, che in passato avrebbe rivelato dei problemi, è stato convocato dalla polizia per un colloquio.
Un episodio simile è stato denunciato alla polizia riguardo a un allievo dell’ottavo anno della scuola primaria ‘Miloje Vasic’ della municipalità di Kaludjerica, un sobborgo di Belgrado. Il ragazzo, con un compagno, avrebbe messo a punto un piano e un elenco di nomi sul modello dei preparativi fatti dall’autore del massacro di ieri all’istituto Vladislav Ribnikar. Entrambi gli allievi, unitamente ai loro genitori, sono stati convocati dalla polizia per un colloquio. Sempre a Belgrado, una ragazza 16enne ex allieva della scuola primaria ‘Rudjer Boskovic’, ha ferito non gravemente con un coltello un suo coetaneo e una insegnante, prima d essere fermata dalla polizia. A Bihac, città dell’estremo nordovest della Bosnia-Erzegovina è stato arrestato oggi un giovane che aveva minacciato di compiere al locale Istituto di economia una strage simile a quella di ieri a Belgrado. “Il ragazzo che ha ucciso otto allievi è per me un re!”, ha scritto il giovane sui sociali. Intanto l’adolescente, che si trova in una struttura sanitaria e i cui genitori sono stati arrestati, è risultato negativo agli esami tossicologici ai quali è stato sottoposto nelle ultime ore. Alcuni media ieri avevano ipotizzato che il ragazzo potesse essere sotto l’effetto di sostanze stupefacenti al momento della strage.