M. The most powerful letter in the world. Questo per anni è stato il claim della pubblicità, nonché il titolo del libro uscito l’anno scorso, che racconta i primi 50 di storia proprio di BMW M. Ovvero divisione performance della Casa dell’Elica, quella che ha realizzato da foglio bianco la nuova BMW XM. Era dal 1978 che non succedeva, quando gli ingegneri progettarono la mitica M1, la sportiva coupé del campionato monomarca le cui gare si svolgevano sulle stesse piste europee del mondiale di Formula 1. Da allora il reparto Motorsport di BMW aveva “solo” rielaborato modelli già presenti in gamma, come le varie M3, M4 e M5. Dopo più di quarant’anni arriva dunque il secondo modello originale, sotto forma di SAV, Sports Activity Vehicle. Del resto il momento è quello giusto a giudicare dall’andamento commerciale delle M. L’anno scorso sono state 177.257 le unità vendute a livello globale, con una crescita dell’8,4% rispetto al 2021.
E questa è un’auto che non passerà certo inosservata grazie al design stravagante, come lo definiscono in BMW. Esternamente ci sono tre elementi che celebrano la M1 degli anni ’70: la fascia color oro (che può essere anche nera) appena sotto la linea di cintura che corre lungo la carrozzeria, la struttura a lamelle delle luci posteriori e i due loghi BMW incisi sul lunotto piatto. Sempre al posteriore, ai due lati dell’estrattore, si trovano i doppi scarichi esagonali verticali.
E se il posteriore ha perso lo stemma con l’elica dai colori bavaresi, il frontale trasuda invece di stilemi BMW. A partire dal doppio rene, che può avere i contorni dorati oppure neri, ed è anche retroilluminato. I fari sono su due livelli e sotto si trovano grandi prese d’aria. Come grandi sono i cerchi in lega leggera M che, di serie sono da 21” ma possono arrivare a 23. Linee geometriche e squadrate per un’auto lunga 5,11 m, larga 2 m, con un passo di 3,10 m, che è un concentrato di potenza.
Se queste infatti sono le misure esterne, ancora più imponenti sono i numeri relativi alle performance che lo rendono il SAV BMW più potente, almeno al momento. La prima M ibrida plug-in è mossa da un sistema di trazione che eroga una potenza complessiva di 653 cavalli frutto della combinazione di un V8 TwinPower Turbo da 4,4 litri (da 489 cv) e di un sistema di trazione elettrica da 197 cv che è integrato nel cambio M Steptronic a otto rapporti. Sono 800 i Nm di coppia massima di quest’auto che scatta da 0 a 100 km/h in 4,3” e raggiunge la velocità di 270 km/h. E se non vi bastano le prestazioni della XM, non vi rimane che aspettare l’arrivo della XM Label Red che avrà una potenza di 748 cv e 1.000 Nm di coppia.
Aprendo le portiere, che hanno maniglie con un’originale struttura a prisma che si ritrova all’interno, si scopre la doppia anima di questo SAV, a seconda di dove vi accomodate. Davanti godrete del piacere di mettervi al volante di una BMW M, dietro vi accomoderete invece nella M Lounge dove troverete ad accogliervi sedili in morbida pelle che si estende fino al montante delle portiere, cinture rigorosamente M e anche dei cuscini progettati appositamente per questo modello, oltre alle prese USB integrate e nascoste negli schienali dei sedili anteriori. Alzando lo sguardo si trova poi un cielo dalla struttura a prisma tridimensionale (la stessa delle maniglie) e 100 LED che lo illuminano, per un effetto wow garantito, specialmente la sera e in galleria.
Due anime, per l’appunto, che si ritrovano anche quando ci si mette al volante. Si può scegliere di viaggiare nel comfort di una super ammiraglia che, quando schiacciate il piede sull’acceleratore, non smette mai di darvi soddisfazione. E che, in modalità Sport e Sport Plus vi offre un’immersione completa nel mondo M. Qui, gli ingegneri sono riusciti a farvi quasi dimenticare che siete alla guida di un’auto che pesa 2,7 tonnellate ed è alta 1,75 m. Dalla console centrale il pulsante M Hybrid vi permette di selezionare una delle tre modalità di funzionamento, tra cui l’impostazione Electric che vi farà viaggiare a zero emissioni fino a 140 km/h e per una distanza massima di 82-88 km (nel ciclo WLTP) grazie alla batteria da 25,7 kWh montata nel sottoscocca dell’auto.
C’è poi un altro pulsante, Setup, che vi permette di accedere direttamente alle impostazioni di configurazione del sistema di trazione, del telaio, dello sterzo, dell’impianto frenante di M xDrive e del livello di recupero dell’energia in frenata. Vi si apre un mondo. Quello della personalizzazione che vi permette di cucire l’auto intorno a voi, per assaporare l’handling e la guida che più vi piace. Potrete quindi memorizzare le vostre impostazioni sui due tasti rossi che si trovano sul volante per richiamarli velocemente quando partite. Quando poi passate da Road a Sport, gli interventi dei sistemi di assistenza alla guida si limitano alle funzioni essenziali necessari per la guida sportiva, così come i contenuti visualizzati sul display informativo.
A proposito, di schermi, la XM ha di serie il BMW Live Cockpit Professional. Basato sul BMW Operating System 8, comprende un BMW Curved Display formato da un display informativo da 12,3” e uno di controllo da 14,9”. Il controllo avviene con l’uso tattile e gestuale ma anche vocale. Naturalmente non manca l’Head-Up Display. Nel corso del nostro test drive, che ci ha portato a Portofino, abbiamo avuto modo di apprezzare, oltre al dinamismo sorprendente, anche un’agilità e una maneggevolezza inaspettate. La BMW XM è infatti dotata di serie di sospensioni adattive M Professional che includono ammortizzatori a controllo elettronico e stabilizzazione attiva del rollio con motori elettrici da 48 V e Active Roll Control. E’ anche il primo modello BMW M ad avere l’Integral Active Steering, anch’esso di serie. Stabile, potente, reattiva, ha anche un sound da M, è quasi un peccato che l’abitacolo sia così ben insonorizzato.
Costruita a Spartanburg, negli Stati Uniti, è un modello nato proprio per quel mercato, dove le previsioni di vendita arrivano, per il 2023, al 26%. Ma l’altra parte del mondo dove ci si aspetta il grosso delle vendita è la Cina, con il 23%. L’Italia è sicuramente un mercato residuale, dove comunque l’anno scorso sono state immatricolate ben 35.000 BMW M (non solo “pure” ma anche gli allestimenti). Il prezzo di partenza è di 181.500 euro.