Questa volta le accuse di Josè Mourinho vanno oltre la provocazione. Il tecnico della Roma è una furia dopo il pareggio con il Monza (1 a 1) e accusa il diretto di gara Daniele Chiffi di essere “il peggior arbitro che ho trovato in carriera”. Non solo, sostiene che la sua società dovrebbe avere “la forza di dire che quest’arbitro non lo vogliamo”. E poi lancia un altro messaggio inquietante: “Stasera sono sceso in campo con il microfono. Mi sono protetto…”. Il chiaro riferimento è a quanto accaduto il 28 febbraio scorso in un Cremonese-Roma, con lo scontro verbale tra Mou e il quarto uomo Marco Serra che costò al tecnico due giornate di squalifica.

Quella di Mou è sempre strategia? Dichiarazioni senza freni usate come armi di distrazione di massa o come leva per compattare la sua squadra? Con il portoghese è sempre tutto possibile, ma questa volta le accuse sono pesanti e la Procura federale non può derubricarle a polemica post-gara. Infatti, è stata già aperta un’indagine nei confronti dell’allenatore della Roma per dichiarazioni ” contenenti giudizi lesivi della reputazione e del prestigio dell’arbitro Chiffi”. Nelle prossime ore, acquisiti tutti i video ed audio delle dichiarazioni, verranno eseguite le formali contestazioni a Mourinho ed alla AS Roma a titolo di responsabilità oggettiva, poi ci sarà il deferimento davanti al Tribunale Federale Nazionale. In altre parole, Mourinho rischia seriamente un’altra squalifica.

“Giocare con il peggior arbitro che ho trovato in carriera è dura, e ne ho incontrati tanti scarsi. L’arbitro non ha avuto un’influenza nel risultato, ma è dura giocare con lui. Tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco”, ha detto Mourinho a Dazn dopo la partita, facendo riferimento anche all’espulsione (per doppia ammonizione) di Celik nei minuti di recupero. “E’ una limitazione anche come Roma come società che non ha la forza di dire che quest’arbitro non lo vogliamo”, è la dura accusa del tecnico portoghese. Che non si è fermato: “La Roma non ha questo dna di dire ‘quest’arbitro non lo voglio’. E’ dura, non potevo prendere il rosso anche se avevo una voglia tremenda di farlo ma ho deciso di non farlo perché sabato devo stare con i ragazzi”, ha aggiunto Mou. Che poi ha buttato lì un’altra dichiarazione provocatoria: “Confesso che stasera sono sceso in campo con il microfono. Mi sono protetto… comunque sono stato zitto perché sabato volevo stare con i miei pochi giocatori in campo contro una super squadra come l’Inter”. Il tecnico però rischia di non essere comunque in panchina all’Olimpico in almeno una delle prossime gare.

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