Lo ha spiegato l’azienda belga Paleo che usa come lancio pubblicitario la frase “produciamo proteine animali senza animali”
Per fare il miglior burger vegetale ci vuole un mammut. E senza che vegani o vegetariani si arrabbino: non la carne di mammut, animale preistorico estinto 11mila anni fa, ma le proteine artificiali che riproducono quelle del celebre animale. Lo ha spiegato l’azienda belga Paleo che usa come lancio pubblicitario la frase “produciamo proteine animali senza animali”.
In pratica la startup ha utilizzato una tecnologia di fermentazione che sviluppa con precisione le proteine animali: manzo, pollo, maiale, agnello, tonno e appunto quelle del mammut. Paleo del resto ha ri-prodotto proteine animali senza utilizzare cellule animali, quindi sostanzialmente pronte anche per un burger vegan. Grazie al DNA dell’esemplare fossile conservato al Centro di Paleogenetica di Stoccolma, in Svezia, che a Paleo sono riusciti nell’impresa. “Hanno un gusto unico. Un sapore intenso e “carnoso”. Praticamente hanno lo stesso sapore del manzo e potrebbe essere una svolta capace di rivoluzionare il mercato della carne” ha chiosato Hermes Sanctorum, fondatore e CEO di Paleo.