I partiti di opposizione sono “benvenuti” nelle piazze del sindacato se ne condividono le richieste al governo, ma devono rimanere dentro confini ben precisi. Perché noi teniamo molto alla nostra autonomia“. Parola dei leader di Cisl e Uil, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, che da piazza Maggiore a Bologna hanno tenuto a precisare che “le mobilitazioni sindacali sono una cosa diversa dall’azione politica dei partiti” (copyright Bombardieri) e “le manifestazioni sono squisitamente sindacali e restano centrate sulla piattaforma che abbiamo deciso in modo unitario” (Sbarra). Questo mentre la segretaria Pd Elly Schlein – che indossa una maglietta con un piccolo logo Fiom sulla schiena- era oggetto di una breve contestazione da parte di iscritti Uil al grido di “vai a casa”, “via la politica dalla piazza”. Il leader della Cgil Maurizio Landini tre giorni fa aveva spiegato che le piazze sono “aperte a tutti, quando manifestiamo invitiamo tutti, chi è d’accordo con noi partecipa” ma “noi non siamo una forza dell’opposizione, noi siamo il sindacato, non parliamo per nessuna forza politica, parliamo per tutti i lavoratori”.

Alla prima delle tre manifestazioni interregionali organizzate unitariamente da Cgil, Cisl e Uil oltre a Schlein ci sono il segretario di Si, Nicola Fratoianni, il segretario di articolo 1 Roberto Speranza e una delegazione del Movimento 5 stelle, di cui è però assente il leader Giuseppe Conte che ha annunciato per giugno una mobilitazione “contro lo smantellamento del reddito di cittadinanza, contro il decreto precariato, a favore del salario minimo legale, a favore della riduzione del tempo di lavoro a parità salariale”.

Dalla maggioranza è arrivato intanto, a manifestazione in corso, una dura risposta a Landini secondo cui la mobilitazione dimostra che “le politiche che il governo sta facendo non hanno il consenso del paese”. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha replicato: “Voglio dire a Landini che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha il consenso di tutti quei lavoratori che il sindacato non ha più. Fratelli d’Italia e l’esecutivo stanno mettendo in campo tutta una serie di misure per dare più soldi in busta paga ai lavoratori e per ridurre il precariato”.

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