Nel documento/appello per la difesa e l’attuazione della Costituzione, che da semplici cittadini abbiamo sottoscritto in occasione del 25 aprile, constatiamo che, con il governo più di destra della storia dell’Italia repubblicana, ci troviamo di fronte a un “disegno di restaurazione autoritaria sul piano socio-economico, istituzionale e culturale, che punta, più o meno esplicitamente, a stravolgere la nostra Costituzione”: dal decreto anti-rave alla regolamentazione delle ONG; dalla dichiarazione dello stato di emergenza per gli sbarchi al decreto che restringe la protezione speciale per i migranti; dalla manovra di bilancio al DEF; dalla riforma fiscale non progressiva agli incentivi all’evasione; dalla cancellazione del reddito di cittadinanza alla precarizzazione del lavoro. Ma il progetto più ambizioso del governo e della sua maggioranza è il cambiamento della forma di Stato e della forma di governo: il regionalismo differenziato, che accentua le diseguaglianze territoriali tra Nord e Sud del Paese e rompe il modello universalistico e solidaristico del welfare; e una qualche forma di Presidenzialismo plebiscitario, che subordina al potere esecutivo il potere del Parlamento e il potere giudiziario. In questa cornice si colloca la riforma della giustizia prospettata dal ministro Nordio, che riduce le garanzie di autonomia e indipendenza della magistratura. Se a tutto ciò aggiungiamo il progetto meloniano di un “europeismo conservatore”, in alleanza con i paesi del gruppo di Visegrad, subordinato al Patto Atlantico e agli USA, in contraddizione sostanziale con la Costituzione che “ripudia la guerra”, rischiamo davvero una trasformazione strisciante del nostro sistema democratico in senso autoritario, in una “democratura” simile a quella polacca o ungherese. Da qui l’appello alle forze democratiche e progressiste perché convergano nella battaglia di opposizione a questo disegno e, in particolare, a tutte le espressioni dell’associazionismo e del volontariato laico e religioso, che già operano nei territori per attuare concretamente i valori della Carta, con l’obiettivo di mantenere e sviluppare quel modello di democrazia progressiva configurato dalla nostra Costituzione, per farla vivere nella società.
Claudio Riolo
Grazie, caro Claudio, per questa ennesima iniziativa meritoria.
m.trav.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DELL’APPELLO
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