Pesa oltre due chili, per la precisione 2,28 kg, ed è alta 30 centimetri, la corona di Sant’Edoardo che indosserà re Carlo III durante il rito di incoronazione. Realizzata in oro 22 carati e smalto con gemme e pietre preziose (444 gemme tra zaffiri, rubini, ametiste, topazi e acquemarine), pelliccia di ermellino vale circa 3 milioni di sterline (3 milioni di euro). Per altro è stata modificata da gioiellieri esperti per allargarne il diametro e farla aderire al meglio alla testa di Re Carlo. Il quale, proprio per l’eccessivo peso, la indosserà per meno di un’ora. “Pesa una tonnellata”, aveva ironizzato Elisabetta II in un documentario, nel 2018. La corona verrà poi riposta nella Torre di Londra con il resto dei gioielli reali, fino alla prossima incoronazione.
La corona di Sant’Edoardo è un potente simbolo della monarchia britannica: alta più di 30 centimetri, fu realizzata ne 1661 per l’incoronazione di Carlo II, prendendo a modello quella di Edoardo il confessore (sovrano fra il 1042 e il 1066), ritratta nel famoso arazzo di Bayeux, in Francia. Considerata una reliquia, la corona del re canonizzato come santo era stata usata per secoli, fino a quando fu fatta fondere durante la rivoluzione guidata da Oliver Cromwell, quando re Carlo II fu decapitato.
La nuova corona di Sant’Edoardo fu poi usata per sole altre due incoronazioni (Giacomo II nel 1685 e Guglielmo III nel 1689). Poi passò di moda e rimase inutilizzata per oltre 200 anni. Re Edoardo VII la scelse per la sua incoronazione nel 1902, ma poi si ammalò e dovette ripiegare su una corona più leggera per la cerimonia. Fu Giorgio V il primo ad usarla nuovamente e per l’occasione la corona assunse l’attuale aspetto, con l’inserimento permanente delle gemme. Anticamente le pietre preziose erano rimovibili e alcune venivano affittate per la cerimonia.
Oggi nella corona vi sono 444 gemme- zaffiri, rubini, ametiste, topazi e acquamarine- incastonate su montature d’oro e smalto. Appoggiata su una fascia di pelliccia d’ermellino, la corona reca all’interno una berretta di velluto rosso. La sua silhouette con i quattro archi d’oro, riuniti al centro con un globo sormontato da una croce, era il logo della monarchia britannica sotto il regno di Elisabetta e come tale figura ancora sugli stemmi della posta, la polizia, i passaporti e i documenti ufficiali. Carlo invece ha scelto un’alta corona, ma intanto quella di San’Edoardo è l’icona dell’incoronazione su Twitter. Pesantissima e simbolica, la corona di Sant’Edoardo è stata posta sul capo anche di Giorgio VI ed Elisabetta II. Con humour britannico, la sovrana aveva chiesto “é ancora così pesante?”, quando la riprese in mano per un documentario nel 2018. Suo padre aveva invece ironizzato sul fatto che non è facile capire quale sia il davanti e il didietro. La differenza risiede nella disposizione delle gemme, ma è facile sbagliarsi. Ai tempi di Giorgio Vi era stato posto un segno rosso all’interno, che però era stato accidentalmente rimosso prima della cerimonia. “Avevo preso ogni precauzione perché la corona fosse dalla parte giusta, ma l’arcivescovo e il decano l’hanno fatto roteare così tanto che non ho mai saputo se era stata messa giusta“, scrisse poi il sovrano.