Kiev denuncia ancora una volta l’utilizzo di armi al fosforo sui civili da parte della Russia. “Il nemico ha usato munizioni al fosforo ed incendiarie a Bakhmut, nel tentativo di cancellare la città dalla faccia della terra”, ha fatto sapere l’ufficio stampa delle Forze Speciali dell’Ucraina, che hanno fornito anche un video al giornale Ukrainska Pravda. “Comunque i militari delle forze speciali e le altre unità della forza dei difesa continuano a difendere coraggiosamente la città”, conclude la dichiarazione. Intanto, dopo una iniziale smentita, il comandante dell’aeronautica delle forze armate ucraine Mykola Oleschuk ha confermato che un missile ipersonico Kinzhal è stato abbattuto sui cieli della capitale Kiev la notte del 4 maggio dal sistema antimissile statunitense Patriot. “Congratulazioni al popolo ucraino per un evento storico! Sì, abbiamo abbattuto il Kinzhal” con i “Patriot”, ha scritto su Telegram. “Il missile Kh-47 è stato lanciato da un MiG-31K dal territorio della Russia”, ha aggiunto. Venerdì il portale Defense Express aveva riferito dell’abbattimento del missile, ma il portavoce dell’aeronautica ucraina aveva smentito. E oggi Kiev ha risposto: secondo il capo dell’autoproclamata repubblica di Crimea, Serghei Aksyonov, un missile balistico ucraino Grom-2 è stato abbattuto.
Sul fronte russo, secondo il rapporto dell’American Institute for the Study of War (Isw) del 5 maggio, il ministero della Difesa ha modificato la propria priorità sul campo di battaglia, spostando l’attenzione operativa dalla cattura di Bakhmut alla preparazione per affrontare una controffensiva ucraina. Gli analisti spiegano che il cambiamento ha messo i mercenari di “Wagner” in una posizione difficile e i video con minacce del leader Prigozhin “mostrano la sua disperazione e la sua rabbia profonda”. “La persistenza di Wagner a Bakhmut – prosegue il rapporto – è in contrasto con un rallentamento generale delle operazioni offensive russe altrove in Ucraina, poiché l’esercito regolare russo sembra in gran parte spostare l’attenzione per prepararsi a una controffensiva ucraina tanto attesa. Al momento, non si sa se Prigozhin abbia davvero intenzione di ritirarsi da Bakhmut il 10 maggio, o se abbia fatto questa dichiarazione in un ultimo disperato tentativo di ottenere l’appoggio del ministero della Difesa”.
Questa mattina nella Crimea occupata dai russi si sono verificate diverse esplosioni, riferiscono i media ucraini che citano i canali Telegram locali nei quali sono stati pubblicati video girati presumibilmente da residenti della penisola che mostrano del fumo. Le esplosioni sono state udite dai residenti del distretto di Krasnogvardiysky della penisola occupata. Successivamente Oleg Kryuchkov, consigliere del governatore filorusso della Crimea, ha riferito che “la difesa aerea è stata attivata nel nord” e “non ci sono state vittime e danni”.