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Che fine ha fatto Megan Gale? “Ho camminato tra i serpenti in Tailandia, in Sardegna mi sono spinta sull’orlo di una scogliera”

"Adesso faccio una vita normale - racconta in un'intervista al Corriere della Sera -. La maggior parte del tempo la dedico alla mia famiglia"

di F. Q.

Dalla scena con i soldati alla frontiera in America Latina, alla vertiginosa scalata di un grattacielo di Seattle fino alla sfida ad Alain Delon al Casinò di Venezia. I suoi spot pubblicitari hanno fatto la storia del piccolo schermo, segnando l’immaginario dei primi anni Duemila. La sua carriera, però, è stata una parabola: alla rapida ascesa, è seguito un altrettanto rapido oblio, che ha fatto perdere le sue tracce. Stiamo parlando di Megan Gale, top model simbolo delle pubblicità della Vodafone/Omnitel dal 1999 al 2005. All’epoca aveva 23 anni e divenne subito una star, con partecipazioni al Festival di Sanremo e in un film dei Vanzina: oggi di anni ne ha 47 e si è ritirata dalle scene, preferendo una vita più tranquilla a Melbourne con il marito Shaun Hampson, ex calciatore, e i loro due figli River e Rosie, 9 e 5 anni.

“Adesso faccio una vita normale – racconta in un’intervista al Corriere della Sera -. La maggior parte del tempo la dedico alla mia famiglia. Lavoro per alcuni brand e ho avviato un’attività di affitti per vacanze, si chiama Dollywood Daylesford. L’Italia? Ho così tanti ricordi! Sono stati 7 anni intensissimi e mi spiace non averli documentati con foto e video, come avrei fatto oggi grazie ai social”, spiega Megan Gale. E riavvolge il nastro della memoria: “Gli spot erano abbastanza pericolosi, ma per le scene più rischiose c’era la controfigura. Oggi non avrei lo stesso coraggio, ho due figli che dipendono da me. Ma ai tempi mi divertivo. Ho camminato tra i serpenti in Tailandia, in Sardegna mi sono spinta sull’orlo di una scogliera, sono saltata per aria a Cinecittà…Lo spot più pericoloso? Quello girato a Seattle. Era pieno inverno, faceva freddissimo, c’erano 2-5° di giorno, vento e pioggia. Indossavo un top sportivo, una giacca leggera e calzoncini corti. Mi sono dovuta arrampicare su un fianco dello Space Needle e camminare sul tetto, pendente: avevo un cordino al piede nel caso cadessi. La controfigura ha fatto cose incredibili”.

Quindi l’ex top model ha tirato le somme degli effetti che il successo ha avuto sulla sua vita: “Il pro è che ti si aprono un sacco di opportunità. Il contro è che perdi la privacy. Per fortuna ho avuto una famiglia, amici e fidanzato comprensivi. Però non potevamo andare a cena o a passeggiare senza che un fotografo ci seguisse”. Infine, Megan Gale si è tolta un sassolino dalla scarpa: “Il film Vacanze di Natale? Mi indispose abbastanza. Avevo detto che non volevo girare scene di nudo e mi assicurarono che non sarebbe successo, e che anzi per sentirmi a mio agio potevo tenere il costume, sotto la doccia, perché tanto mi avrebbero ripreso dalle spalle in su. Invece dopo di me rifecero la scena con una controfigura completamente nuda. Mi sentii ingannata, anche perché lo scoprii alla première. Era la mia prima esperienza ed ero emozionatissima, però stranamente mi chiesero di uscire fuori dalla sala prima di quella scena perché mi aspettavano a cena. Quando poi vidi il film completo capii tutto“.

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