"Lo Stato alla fine vorrà un nome legale che prenda le decisioni, ma non mi sto sposando solo per consentire a una persona di decidere per me. Amo e sono amata, i ruoli sono maschere che si assumono quando servono...", le parole della scrittrice al Corriere della Sera
Vale la pena riportare quasi l’intero passaggio sull’amore dell’intervista rilasciata da Michela Murgia al Corriere della Sera. La scrittrice ha detto di avere un tumore al rene al quarto stadio e di avere scelto di curarsi con un’immunoterapia “a base di biofarmaci. Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti”. Murgia ha poi spiegato: “Il dolore non si può cancellare; il trauma sì. Si può gestire. Hai bisogno di tempo per abituare te stessa e le persone a te vicine al transito. Un tempo per pensare come salutare chi ami, e come vorresti che ti salutasse. Io non sono sola. Ho dieci persone. La mia queer family“. Una queer family che descrive così: “Un nucleo familiare atipico, in cui le relazioni contano più dei ruoli. Parole come compagno, figlio, fratello non bastano a spiegarla. Non ho mai creduto nella coppia, l’ho sempre considerata una relazione insufficiente. Lasciai un uomo dopo che mi disse che sognava di invecchiare con me in Svizzera in una villa sul lago. Una prospettiva tremenda”. E aggiunge di aver “predisposto tutto”, “una casa con dieci posti letto, dove stare tutti insieme: mi è spiaciuto solo che mi abbiano negato il mutuo in quanto malata. Ho fatto tutto quello che volevo. E ora mi sposo“. Perché “lo Stato alla fine vorrà un nome legale che prenda le decisioni, ma non mi sto sposando solo per consentire a una persona di decidere per me. Amo e sono amata, i ruoli sono maschere che si assumono quando servono”. E l’uomo (“ma poteva essere una donna. Nel prenderci cura gli uni degli altri non abbiamo mai fatto questione di genere”) che sposerà Michela Murgia è Lorenzo Terenzi. Toscano, 35 anni, attore, regista e musicista, si è diplomato al teatro Stabile di Genova. Terenzi e Murgia si sono conosciuti nel 2017, occasione lo spettacolo teatrale “Quasi grazia”: lui era assistenza alla regia e la scrittrice interpretava la protagonista, Grazia Deledda.