L'artista è tornata in tour “Blu - Teatri Lirici”, concerti speciali nei teatri d’opera che sta collezionando un sold out dopo l'altro. Abbiamo incontrato Giorgia dopo lo show al Teatro Petruzzelli di Bari. In radio è arrivato il nuovo singolo “Senza Confine”
Il concetto di bellezza diventa trasversale quando si parla del tour di Giorgia nei teatri lirici più belli d’Italia perché parte dall’arte e arriva alla musica. Una sfida ambiziosa e vinta, considerando i sold out per ogni tappa e le performance di una delle voci più belle della nostra musica al servizio di una atmosfera intima, rarefatta e magica con una scaletta indovinata in bilico tra grandi classici del repertorio (da “Di sole e d’azzurro” a “E Poi”) alle canzoni recenti (da “Io fra tanti” a “Un amore da favola”) ai brani nuovi dell’ultimo disco “Blu1”, compresa la sanremese “Parole dette male”. Abbiamo incontrato l’artista al Teatro Petruzzelli di Bari, al termine del concerto.
Come ti senti dopo aver cantato in un posto così?
Sentire il respiro del pubblico in questo momento della mia vita e dopo tanti anni è un grande regalo. Sono piena di energia e grata, grata per cantare in posti, dove ci si può nutrire di bellezza e di cultura. Il nostro Paese è pieno di luoghi incantati e magici. Ogni volta io e la mia band rimaniamo increduli per i primi 15 minuti, ogni volta che saliamo sul palco per le prove. Ci guardiamo tra di noi e rimaniamo senza fiato.
Qual è stata la marcia di avvicinamento verso un tour come questo?
Dopo tanti anni di palasport volevo tornare ad una dimensione più intima da club. Abbiamo pensato ai teatri lirici, non credevo che ci avrebbero dato l’ok, ma è andata bene. Non è una strada facile, dovevamo avere un vestito ‘lirico’ pur non avendolo. Allora abbiamo lavorato molto sugli arrangiamenti se “Spirito” libero suona molto più soul, “Tu mi porti su” è assai asciugato. Il risultato, grazie al bellissimo lavoro della band, mi sembra piaccia. E piace anche a me che mi ritrovo in mezzo a momenti di pura improvvisazione, come ai club. Mi mancava tutto questo.
Qual è la tua sorpresa più grande?
Più che sorpresa finalmente ho tirato un sospiro di sollievo perché, in questa dimensione, sento molto meglio la mia voce, senza il riverbero del palazzetto. Canto tanto dall’inizio alla fine. I pezzi del nuovo disco sono difficili da cantare rispetto alle mie vecchie canzoni.
A luglio inizierà il tour estivo a novembre torni nei palasport. Cosa cambierà rispetto a questo show?
La tranche estiva rifletterà quello che stiamo portando attualmente in giro per l’Italia anche perché saranno location storiche e magiche. A novembre nei palazzetti avremo un palco assai ricco, visual che accompagneranno i brani e in scaletta inserirò più up-tempo che per necessità ho dovuto tenere fuori a questo giro.
Ci sarà una registrazione di questo tour nei teatri?
Abbiamo acceso le telecamere, poi si vedrà (ride, ndr).
Il nuovo singolo “Senza Confine” affronta tempi importanti dall’emergenza climatica a quella dei migranti. Come è nato?
Ho contribuito solo per una piccola parte di questa canzone che è stata scritta da Elisa e Dario Faini. Abbiamo parlato di questa canzone per la prima volta in spiaggia in estate. Abbiamo passato le vacanze assieme coi nostri figli in Puglia. Con lei condividiamo il tema ambientalista, raccogliamo anche le cicche in spiaggia. Mi ha mandato poi la melodia e il testo e rifletteva esattamente il mio pensiero.
Qual è l’augurio che vi fate?
Di avere un mondo senza confini. La realtà che ci circonda è brutta, sarebbe meraviglioso se ci allenassimo ad essere emotivamente più evoluti.
Perché non accade?
Perché siamo avvolti nel nostro ego a non vediamo la condizione disperata di alcuni popoli. Per questo, come anche Elisa sottolinea nella canzone, dobbiamo affidarci al potere della speranza. Speranza che da queste macerie possa nascere qualcosa di diverso. Si parta dalla nostra appartenenza alla natura.
Il tuo bilancio a tre mesi dal tuo Festival di Sanremo?
Una esperienza incredibile e molto più potente di quello che vissuto a vent’anni. Io al mio team l’avevo detto prima di andare a Sanremo: ‘Non vi aspettate chissà che cosa eh, che ‘Parole dette male’ venga presa bene’ e loro stupiti ‘ma perché?!?’. Mi ero tanto chiusa negli ultimi anni, grazie a Rocco Papaleo e al suo film ‘Scordato’ ho ripreso coraggio e sono ripartita da zero. Dunque sono soddisfatta perché lungo tutte e tre le mie esibizioni mi sono trasformata sul palco.
Perché ti eri chiusa?
A causa del Covid, della reclusione, emotivamente ero provata. Elisa non lo sa forse, ma mi ha dato una mano enorme dal punto di vista psicologico perché mi diceva: ‘mi raccomando non andare troppo giù’.
Quando arriverà il secondo capitolo dell’album “Blu”?
Ah dipende dal mio produttore Big Fish! Ci sono già i pezzi e in parte provengono da questo periodo scrittura e scelta del mio percorso nuovo.
LA SCALETTA 1. Gocce di memoria 2. Meccaniche celesti 3. Scelgo ancora te 4. Non mi ami 5. Normale 6. Tornerai 7. Infinite volte 8. Quando una stella muore 9. Credo 10. Spirito Libero 11. Il mio giorno migliore/Please don’t stop the music 12. Sì o no 13. Per fare a meno di te/L’eternità/La gatta 14. Se 15. Atacama 16. E Poi 17. Oronero 18. Tu mi porti su 19. Senza confine 20. Un amore da favola 21. Di sole e d’azzurro BIS 22. Parole dette male 23. Come saprei 24. Io fra tanti