La showgirl è stata ospite di Silvia Toffanin nella puntata di Verissimo andata in onda domenica 7 maggio per presentare il suo primo libro "Non è poi la fine del mondo"
Le confessioni di Paola Barale. La showgirl è stata ospite di Silvia Toffanin nella puntata di Verissimo andata in onda domenica 7 maggio per presentare il suo primo libro “Non è poi la fine del mondo”, in cui tira le fila della sua vita raccontando gli episodi chiave che hanno influito sul suo percorso. Tra questi c’è anche la menopausa precoce, che le è stata diagnosticata da un ginecologo mentre si trovava a Machu Picchu, in Perù: all’epoca aveva solo 42 anni e per lei non fu affatto facile. “E’ stata una cosa improvvisa, ho avuto una situazione dolorosa per aver perso la mia migliore amica di infanzia per un tumore ai polmoni – ha confidato -. Ero molto giovane e ho iniziato una terapia che mi aiutasse. Mi sentivo ancora nel pieno delle mie forze. La menopausa è come se fosse una data di scadenza, questo è quello che ci hanno insegnato ma non lo è, è un cambiamento. All’inizio per me è stato un vero choc, ma poi ho imparato a conviverci e non ne ho più fatto un problema”.
E ancora, con grande sincerità Paola Barale ha raccontato anche le ripercussioni che ciò ha avuto sulla sua vita sessuale: “In menopausa può arrivare il calo della libido ma come se ti passa la vista non smetti di guardare ma metti gli occhiali, così in menopausa ci sono cose che ci possono aiutare. A volte capita che non ci sia più la libido che c’era prima, però, devo dire che ci sono anche alcuni metodi per risvegliarla. Io, ad esempio, prendo degli integratori che mi aiutano ad essere più presente anche in quella parte della mia vita e faccio sempre questo paragone: se una persona non ci vede, non è che non ha più voglia di guardare. Fare l’amore? Mi piace ancora“.
Quindi ha affrontato anche il tema della maternità mancata (affrontato anche nel suo libro), ricordando il dolore dell’aborto, a cui decise di ricorrere da giovane d’accordo con il suo compagno di allora perché entrambi non si sentivano pronti a diventare genitori: “Quella persona non mi dava garanzie e di essere una mamma single non me la sentivo. Ogni donna ha il diritto di portare avanti o meno una gravidanza – ha spiegato Barale -. A volte mettere al mondo un figlio è un atto di irresponsabilità che avrà conseguenze per tutta la vita”, ha concluso.