La sua è la storia di uno straordinario riscatto. Anche verso chi l’ha bullizzata in passato per la sua “diversità”
Ha concluso le scuole elementari all’età di 5 anni, le medie a 6, il liceo a 8. Oggi Adhara di anni ne ha 11: si è laureata in Ingegneria dei sistemi all’Università Cnci in Messico e ora sta conseguendo un master in matematica. Adhara Pérez Sànchez è considerata la bambina più intelligente del mondo ed è per questo che i media, ormai da anni, stanno seguendo le sue straordinarie affermazioni nello studio. Ma non è questo l’aspetto più importante della vicenda che la riguarda. La sua è la storia di uno straordinario riscatto. Anche verso chi l’ha bullizzata in passato per la sua “diversità”. Adhara infatti ha la sindrome di Asperger, un disturbo dello sviluppo collegato all’autismo. A scuola veniva presa in giro dai compagni di classe. Poi la scoperta delle sue straordinarie capacità. Possiamo iniziare da qui. Dal ricordo terribile della madre Nallely Sanchez che ha raccontato questo episodio: “Un giorno sono andata a rirenderla a scuola, ho visto che Adhara stava giocando in una casetta e l’hanno chiusa dentro. Poi hanno iniziato a cantare: ‘Strana, stramba!’ e a colpire la casetta stessa. Così, mi sono detta: non voglio che soffra”. Questa mamma coraggiosa ha capito che doveva intervenire subito. Anche perché per quegli episodi la figlia era caduta in depressione e non voleva più andare a scuola, nonostante gli eccellenti risultati.
La famiglia è originaria di Tláhauc, un quartiere povero di Città del Messico. Nallely non aveva grandi possibilità economiche ma ha concentrato i suoi sforzi per la figlia. L’ha portata da uno specialista e lì è emersa la spiegazione dei comportamenti di Adhara sin da piccolissima. Quando aveva tre anni non riusciva a esprimersi come i coetanei. Poi non camminava e si spostava da una stanza all’altra della casa gattonando. Ma velocissima, in maniera molto nervosa. E poi si isolava dagli altri. Preferiva stare da sola, dondolandosi avanti e indietro. La diagnosi è quella di un disturbo dello spettro autistico. Ma la dolorosa verità porta con sé una realtà inaspettata. I medici consigliano alla madre di portarla in un centro per bambini dotati. Perché la donna, per tenere impegnata la bambina, la intratteneva con calcoli e giochi a cui la bimba rispondeva con attenzione e partecipazione eccezionali.
Già a 5 anni conosceva a memoria la tavola periodica degli elementi ed era in grado di svolgere calcoli e problemi che vengono sottoposti alla competenza di studenti universitari. Il risultato degli esami conferma l’ipotesi di alto potenziale: il suo Qi è 162. E’ più alto di quello di Albert Einstein e Stephen Hawking, entrambi con 160. E proprio in quella sala di aspetto, in attesa di essere valutata, la bimba osserva un quadro che ritrae lo scienziato Hawking e capisce quale sarà la sua strada. Diventare un ingegnere della Nasa.
Da quel momento la carriera scolastica scorre velocissima. Già alle medie Adhara presenta una relazione sui buchi neri che lascia tutti i presenti (e gli insegnanti) a bocca aperta. E durante l’università si dedicata alla scrittura di un libro autobiografico: “Non mollare”. Un insegnamento per tutti e un invito a trovare il proprio talento. Esistono studi che dimostrano quanto siano spiccate alcune capacità cognitive dei bambini con la sindrome di Asperger: La loro concentrazione in ciò che gli interessa è superiore e così la loro memoria. Non tutti potranno diventare dei nuovi Einstein ma una cosa è certa: l’esempio di Adhara dimostra che di fronte a qualcosa che comunemente viene ritenuto un ostacolo ci sono altre strade da percorrere.