"Ancor di più - ha aggiunto Soleri - quando a praticarlo sono corpi non conformi, disabili, queer". E nei commenti sotto al suo post si è scatenata la polemica
“In una società che ritiene la performance, l’iperproduttività e il sacrificio dei propri desideri per aderire a standard inumani dei valori da sfoggiare, il riposo è un atto politico“. Così ha scritto sul suo profilo Instagram la modella e influencer, fresca reduce di Pechino Express, Giorgia Soleri, a corredo delle foto della sua vacanza a Ibiza. Immagini che, però, unite alla caption “manifesto”, le hanno attirato non poche critiche.
Nei giorni scorsi, la fidanzata del frontman dei Maneskin Damiano David ha trascorso un weekend sull’isola delle Baleari con le amiche, racchiudendo le più belle foto della sua vacanza in un post pubblicato sulla sua pagina Instagram, in cui ha definito il suo momento di relax non solo un atto “meritato”, ma anche “politico”. “Ancor di più – ha aggiunto Soleri – quando a praticarlo sono corpi non conformi, disabili, queer”, con esplicito riferimento alla body positivity, grazie alle foto che la ritraggono in bikini. E ancora, la modella ha definito il riposto “un privilegio necessario” per “provare a vivere, anche solo ogni tanto, seguendo i ritmi di cui il proprio sé ha bisogno”: questo ai fini di “un mondo più a misura di essere umano“.
Ma “l’attivismo” manifestato dalla modella non è stato ben accolto dagli utenti social, che l’hanno accusata di sposare una causa che non può aderire al suo personaggio, vista la sua condizione di privilegio. “Se non ti accorgi che far passare un costoso viaggio ad Ibiza come un atto politico è una paraculata che fa incazzare pure chi ti segue allora c’è proprio un problema di fondo di percezione della realtà. Il viaggio ad Ibiza te lo puoi godere anche senza questa pulsione di dover condividere un messaggio offensivo per chi si fa il culo a strisce e a Ibiza probabilmente non si potrà mai permettere di andarci. Spero che le tue agenzie e consulenti sappiano consigliarti meglio più avanti sul tipo di messaggi che vuoi rendere pubblici.”, scrive un utente. E ancora: “A volte bisognerebbe imparare a tacere quando si è palesemente PRIVILEGIATI. Le lotte politiche del nulla“, commenta un altro. “È da ieri che torno a leggere sto post e mi incazzo e penso a quanto questo tipo di attivismo egoriferito e ben inserito e pascente nel sistema che dice di voler combattere svilisca e ridicolizzi 100 anni di lotta reale“, sottolinea un altro.