Naturale o in silicone, ad azione esfoliante, rilassante o stimolante, di diverse forme e colori: le spugne da doccia o bagno sono un vero e proprio “must” dell’igiene personale per milioni di persone. Eppure, un popolare video sul social TikTok sta scatenando un acceso dibattito sul tema, scardinando le convinzioni di migliaia di “convinti sostenitori” dell’uso delle spugne per lavarsi. Lo spagnolo Álvaro Fernández, al secolo @farmaceuticofernandez, ha detto che la spugna fa male e ha elencato i rischi ‘nascosti’ nell’utilizzo di questo comune strumento da bagno. Innanzitutto, dice il farmacista madrileno e tiktoker da 549.000 follower, la spugna “genera attrito sull’epidermide eliminando più cellule del necessario a causa dell’eccessiva erosione”. Inoltre, “la spugna rimane umida e calda, le condizioni perfette per il proliferare dei batteri”. Ma non solo, sottolinea il farmacista: “Le spugne sono un accumulatore di germi, evitarne l’uso previene possibili infezioni”. La tesi del bel farmacista spagnolo trova anche supporto in diversi studi scientifici. Una recente ricerca pubblicata su Nature Chemical Biology da un gruppo di ingegneri biomedici della Duke University statunitense che ha dimostrato come le spugne siano un ricettacolo di germi, facendo il paragone con le provette da laboratorio: secondo i ricercatori la spugna sarebbe il luogo migliore di coltivare germi rispetto a qualsiasi altro materiale di laboratorio.

Passando dal bagno alla cucina, un team di ricerca dell’Università di Furtwangen, in Germania, ha analizzato 14 fra le spugne da cucina più comunemente utilizzate e durante l’indagine sono stati individuati oltre 362 specie differenti di batteri. A placare l’allarmismo generato sui social e a tranquillizzare gli amanti della spugna da bagno è Carlo Signorelli, professore ordinario di Igiene e sanità pubblica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, intervistato da Il Fatto Quotidiano. “Basta usare alcune semplici accortezze, come evitare l’uso promiscuo della spugna. Ad esempio, in un ambiente familiare, la spugna così come il telo da bagno e lo spazzolino da denti, a ognuno il suo” commenta l’igienista. “Ad ogni modo, anche se si usa la stessa spugna del proprio partner, specialmente se ci troviamo di fronte a persone sane, che non hanno un sistema immunitario fragile, non è il caso di frane un dramma – aggiunge -. E poi, è importante il fattore tempo: dopo qualche ora germi e batteri non sopravvivono”. Carlo Signorelli conclude: “Usare piccole regole igieniche aiuta. Una volta utilizzata la spugna, va sciacquata con acqua corrente. Infine, commenta Signorelli, è meglio evitare anche spugne troppo dure, che possono sfregare l’epidermide, creando rossore e irritazione della pelle”.

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