La loro storia inizia quando erano due adolescenti di 16 e 15 anni a Portici: a raccontarla è proprio don Angelo, in un lungo post su Facebook
Erano pronti a sposarsi, ma il destino aveva in serbo per loro altri piani. E così, all’altare ci sono arrivati, sì, ma come don Angelo e suor Maria Giuseppina. La loro storia inizia quando erano due adolescenti di 16 e 15 anni a Portici: a raccontarla è proprio don Angelo, in un lungo post su Facebook. “Ecco l’opera del Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Salmo 117. Dovevamo sposarci e invece… Qualcuno me lo ha chiesto e quindi scrivo per condividere con voi tutti e per dare gloria a Dio. Ci provo a raccontare quello che Dio ha ‘combinato’ nella mia vita. Partiamo da quello che sono”, esordisce il sacerdote. Che subito aggiunge: “Fino a qui sembra quasi tutto nella norma se non fosse per il fatto che la mia ex fidanzata, Paola, siamo stati insieme nove anni, è entrata in clausura nel monastero del Carmelo ai Ponti Rossi a Napoli. A detta di qualcuno dopo che ha conosciuto te ha pensato meglio andarsi a chiudere se sono tutti così ma su questo bisognerebbe chiedere a lei… Comunque adesso è monaca di clausura, carmelitana scalza, con il nome di suor Maria Giuseppina dell’Amore incarnato, io entravo in seminario e lei in clausura“.
Erano due ragazzi come tanti, innamorati e carichi di sogni per il futuro: tutto è cambiato quando hanno incontrato don Michele Madonna, giovane prete oggi parroco nella parrocchia S. Maria di Montesanto a Napoli. “Lui ci ha fatto incontrare con Gesù vivo – spiega don Angelo -. Aveva un mantra: ragazzi chiedete a Dio cosa ha pensato per voi, qual è il suo sogno su di voi! Trascinava e trascina ancora tutti, piccoli e grandi, uno che davvero ci crede, uno che davvero spende la sua vita per Gesù. Comunque noi avevamo messo in cantiere di sposarci, ma Dio stava per cambiare leggermente le carte in tavola, giusto un poco”, ha concluso.