Scuola

Il Comune nelle Marche lotta contro lo spopolamento post sisma: 300 euro per ogni bimbo iscritto a scuola

“Abbiamo investito e continuiamo ad investire sulla scuola: dobbiamo dotare l’entroterra di servizi base per far sì che la gente, le famiglie, decidano di restare qui. Lo sforzo che stiamo portando avanti come sindaci e come strategia nazionale delle aree interne va nella direzione di qualificare ulteriormente la formazione scolastica”. Alessandro Gentilucci, sindaco da maggio 2014 di Pieve Torina, piccolo comune del maceratese all’interno del cratere del sisma del 2016, ha spiegato qualche giorno fa a cronachemaceratesi.it, la sua iniziativa. Donare 300 euro a ogni nuovo iscritto alla prima classe della primaria. Una misura introdotta a settembre 2021 e confermata nell’anno scolastico in corso come nel prossimo.

Le tre famiglie che hanno deciso di iscrivere i loro figli alla De Amicis di via Alcide de Gasperi, una porzione dell’Istituto comprensivo Monsignor Paoletti, potranno quindi contare sulla somma “dal valore simbolico”. Un incentivo a scegliere “un istituto all’avanguardia dal punto di vista strutturale sia sul piano della sicurezza che dei materiali utilizzati”, sosteneva nel 2019 il sindaco. Che a dicembre 2017 aveva inaugurato il nuovo edificio realizzato contando sulle donazioni di privati, associazioni, fondazioni e comuni. Un milione e seicentomila euro per una struttura in legno e acciaio, innovativa, ecosostenibile, sicura, completa di arredi e di sistemi multimediali. Otto aule per la primaria e le medie, due spazi interdisciplinari, un ambiente multifunzionale per attività teatrali e gli uffici della direzione didattica. Uno spazio complessivo di 1280 metri quadrati a disposizione di chi rimane. Invece di andarsene. Da un centro che il sisma del 2016 ha reso inagibile per il 93% degli edifici privati. “La scuola deve costituire un incentivo”, spiega a ilfattoquotidiano.it il sindaco. Che aggiunge come “quell’edificio scolastico non rappresenta solo una istituzione, ma un presidio. Un luogo identificativo di una comunità che va rafforzata nelle sue certezze”.

Sembrano lontani i mesi nei quali la scuola, prima e dopo la demolizione del vecchio edificio pericolante, era in una tensostruttura in viale Marconi, divisa in aule da pannelli in legno, mentre la segreteria era in una “casetta” di legno. Bambini e bambini? Un po’ in paese, un po’ a fare la spola con le sistemazioni provvisorie nei centri costieri, da Porto S. Elpidio a Porto San Giorgio. Ora la realtà è differente, ma le difficoltà restano. Il centro è ancora faticosamente alla ricerca di almeno una parte di quanto ha perduto. E nel frattempo bisogna cercare di far in modo che le persone rimangano. Il bonus ha questa finalità. Dimostrare che l’amministrazione comunale un aiuto lo fornisce. Secondo il censimento Istat del 2022, tra i 1268 abitanti del comune marchigiano, 49 sono quelli compresi tra i 5 e i 9 anni. Il sindaco Gentilucci ha deciso di puntare su di loro per dare un futuro a Pieve Torina. Mai come in questa circostanza partire dalla scuola è vitale.