“Siete comunisti, invidiosi dei soldi altrui”: si era rivolto così ad una pattuglia di vigili urbani che lo aveva fermato a bordo della sua Lamborghini, multandolo mentre stava effettuando un’inversione a U (vietata). Il protagonista della vicenda, un 58enne vicentino, aveva continuato ad inveire contro i vigili a cui aveva indirizzato improperi ed espressioni minacciose come “Stavolta avete rotto le scatole alla persona sbagliata”. Dopo la sua corsa, il cordiale proprietario della Lamborghini era quindi stato denunciato dal comando della polizia locale per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Il siparietto, risalente al 2020, era andato in scena a Costabissara, provincia di Vicenza, ed era divenuto noto – secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto – con il rinvio a giudizio dell’uomo che nei giorni scorsi è comparso davanti al giudice onorario. Il 58enne è stato assolto per la prima accusa (resistenza a pubblico ufficiale), mentre per quella di oltraggio il magistrato ha dichiarato “l’estinzione del reato”, in virtù delle “condotte riparatorie” introdotte per questi casi dalla riforma Cartabia.
Nelle more del procedimento, infatti, c’era stata la remissione di querela da parte dei vigili urbani, in seguito ad un accordo tra le parti. L’ira dell’automobilista vicentino, secondo quanto sostenuto dall’avvocato difensore dell’uomo, sarebbe stata dovuta ad un “malinteso” riguardo la modalità di pagamento della multa: il 58enne avrebbe infatti preteso di pagare l’ammenda immediatamente, sul posto, ma gli agenti della locale si sarebbero rifiutati, sostenendo che non avevano da dare il resto.