Cronaca

La ricetta elettronica diventa definitiva: “Sperimentazione finita”. Per i malati cronici valida un anno

La ricetta elettronica diventa definitiva. Dopo averla prorogata in extremis alla fine del 2022, il governo ha deciso con il decreto Semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri di porre definitivamente fine alla sperimentazione e rendere lo strumento strutturale. D’ora in poi i cittadini potranno ricevere le ricette, sia quella rossa che quella bianca, direttamente via mail o altre mezzi elettronici e mostrarla in farmacia, ad esempio usando semplicemente il cellulare. Inoltre, il provvedimento contiene anche una novità che riguarda i malati cronici: per loro la ricetta dematerializzata sarà valida per un anno e permetterà di fare scorta di farmaci per 30 giorni di terapia, sempre in base alle indicazioni del medico.

“Abbiamo reso strutturale la ricetta elettronica, molto apprezzata da cittadini e medici. Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini”, dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in merito alle misure per la salute contenute nel Dl Semplificazioni. In particolare sulla validità estesa a un anno per i pazienti cronici, Schillaci spiega: “Un malato cronico ha bisogno periodicamente di assumere lo stesso farmaco. Grazie a questa norma – prosegue il ministro – i pazienti o chi si prende cura di loro in caso di non autosufficienza, hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per ritirare la ricetta e ripetutamente in farmacia per ritirare i farmaci. Non dimentichiamo che molti pazienti cronici sono persone anziane, spesso affette da più di una patologia cronica, non autosufficienti o che hanno difficoltà a spostarsi“. Schillaci rivendica quindi “la portata semplificativa di questa misura non solo per le persone, ma anche per i medici di famiglia per i quali si alleggerisce il carico di lavoro amministrativo a vantaggio della cura dei pazienti”.