Sabella a La Confessione su TvLoft di Gomez: “Non mi prostituisco alla logica delle correnti. Morirò giudice di primo grado”

“Non sarò mai disponibile a prostituirmi alla logica delle correnti che ancora oggi imperversa nella magistratura. Piuttosto morirò giudice di primo grado”. Così Alfonso Sabella, ospite dell’ultima puntata di stagione de La Confessione di Peter Gomez, in un’intervista realizzata in esclusiva per TvLoft e disponibile da oggi sulla piattaforma. “Lei non è mai stato iscritto a nessuna corrente: è per questo che non ha fatto tutta la carriera che noi ci saremmo aspettati? Insomma, non le hanno fatto nemmeno fare neanche il Sostituto procuratore nazionale antimafia…”, gli ha detto il direttore de Ilfattoquotidiano.it ricordando come sia strano che un uomo, impegnato sin dagli anni anni ’90 sul fronte antimafia, responsabile della cattura di importantissimi latitanti come Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca fra gli altri, sia poi finito al Tribunale di Napoli senza alcuna particolare gratifica per il servizio svolto. “Beh, hanno preso la mia domanda e l’hanno messa sotto le altre perché chiaramente non capivo granché di mafia e c’erano altri magistrati molto più… – ha ironizzato l’ex pm – Quello è stato l’ultimo errore di ingenuità che ho fatto, da quel momento in poi non ho più fatto domande e non ne farò mai più perché non sono disponibile ad andarmi a prostituire alla logica correntizia che ancora oggi imperversa al Consiglio Superiore della Magistratura. – ha spiegato l’ex assessore alla Legalità di Roma – Piuttosto morirò giudice di primo grado quale sono ancora adesso e così finirò la mia carriera, ma non farò mai una domanda per un incarico direttivo o semidirettivo fino a quando il Consiglio Elettivo della Magistratura non sarà eletto per sorteggio e sarà sganciato finalmente dal sistema correntizio”, ha concluso Sabella.