Da un anno l’associazione Papa Giovanni XXIII è presente in Ucraina a Mykolaiv con i volontari dell’Operazione Colomba. “Noi sostanzialmente viviamo nei sotterranei con i cittadini di qui per far sentire la nostra vicinanza, far capire che la loro vita non vale meno della nostra” Racconta Arianna Colombari, 20 anni, volontaria da circa un mese in Ucraina. Mykolaiv è a 30 km dal fronte che è Kherson, ultimamente ci sono stati degli incrementi di lanci di missili con vittime e feriti, ma adesso c’è molta attesa per la controffensiva di primavera. “Sperano che questo possa portare a un miglioramento – racconta Carlo Mazzocchi, altro volontario – ad esempio che i bambini possano tornare a scuola dopo tre anni, ma sono pronti a tutto perche’ l’incertezza è massima”.
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