Cronaca

A Palermo manifesti contro Cancelleri e Chinnici: “Forza Italia ha messo il profumo senza fare la doccia”

Forza Italia si è messa il profumo senza fare la doccia“. A Palermo tornano i manifesti contro il partito di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Questa volta per attaccare l’approdo di Giancarlo Cancelleri e Caterina Chinnici, che hanno rispettivamente lasciato il Movimento 5 stelle e il Pd per approdare a Forza Italia. L’operazione, anche questa volta, è stata organizzata dal collettivo Offline, che già in passato aveva tappezzato la città di manifesti analoghi.

“Proseguendo la sua campagna acquisti, Forza Italia si è messa il profumo senza fare la doccia – si legge in un comunicato – Noi del collettivo Offline non abbiamo mai attaccato alcun partito di destra o di altro orientamento politico. Ci siamo invece sempre soffermati sulla questione morale, perché fare politica in Sicilia oggi significa essere inequivocabilmente antimafiosi”. Per il collettivo “è vergognoso che un uomo da anni coinvolto politicamente nella lotta alla mafia, come Giancarlo Cancelleri, faccia adesso parte della famigghia“. Il manifesto raffigura l’ex sottosegratario del M5s, al fianco di Berlusconi e Dell’Utri, che stringe un fascio di banconote, sotto la scritta “Ohana $ignifica famigghia“.

“Ancora più vergognosa è l’adesione a Forza Mafia di Caterina Chinnici, figlia del creatore del pool antimafia, il magistrato Rocco Chinnici – prosegue il comunicato del collettivo – Ricordiamo alla Chinnici, così come alla Dalla Chiesa, che portando un cognome come il loro, non può giustificarsi l’adesione ad un partito amico degli amic, e che i nostri manifesti non sarebbero mai esistiti se si fossero iscritte ad un qualsiasi altro partito di destra. L’eredità lasciata dai nostri martiri supera quella genetica e vive nella moltitudine dei figli morali che hanno generato con il loro sacrificio”. I manifesti contro Chinnici raffigurano il padre Rocco, ucciso da Cosa nostra, e la scritta: “Scusate, puru me figghia è na niagghia“. Sono stati affissi al Tribunale, in via Volturno, in via generale Magliocco, in piazza Verdi e in piazza San Francesco di Paola.